Comune di Padova: parco Iris, 200.000 accessi all’anno. Il Comune sperimenta i big data per verificare gli accessi nelle aree verdi grazie alla collaborazione con Jakala Civitas

Il Comune di Padova, insieme ad un gruppo di 16 partner internazionali coordinati dall’Università Tecnica di Creta, si candida ad ospitare attività innovative nella progettazione e gestione del verde pubblico all’interno di una proposta di progetto europeo di ricerca.

L’idea, illustra l’assessore Antonio Bressa, è stata sviluppata rispondendo alla richiesta della Commissione Europea di integrare i tre valori chiave del New European Bauhaus, sostenibilità ambientale, bellezza e inclusività, andando ad immaginare le aree verdi urbane come punti centrali della socializzazione, dell’incontro tra arte e tecnologia, della biodiversità ed educazione ambientale.

Insieme a Padova, le città di Londra (Gran Bretagna), Anversa (Belgio), Aarhus (Danimarca), Novo mesto (Slovenia) e Chania (Grecia) affiancate da partner accademici ed industriali, con competenze multidisciplinari (digitalizzazione, pianificazione urbanistica, comunicazione, etc.) lavoreranno insieme per 4 anni, con un budget complessivo di 5 milioni di euro per sviluppare attività di co-progettazione con la cittadinanza, raccolta dati e di creazione di modelli digitali e nuovi sistemi di governance. La competizione in questo tipo di finanziamenti Horizon 2020 è altissima. Le proposte saranno oggetto di due diversi turni di valutazione e alla fine solo due in tutta Europa saranno ammesse al finanziamento. Tra i partner tecnologici e promotori del progetto anche Jakala Civitas, azienda italiana nata con la mission di favorire la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e lo sviluppo di sistemi decisionali basati sull’utilizzo di dati geografici per migliorare la gestione e progettazione delle città, trasformandole in smart cities.

Adriano Bisello, urbanista e senior manager di Jakala Civitas spiega “Sono entusiasta di questa promettente collaborazione con il Comune di Padova che segna un altro passo significativo verso la trasformazione della nostra città in una Smart City all’avanguardia, grazie all’introduzione di un approccio basato sulla Location Intelligence”. Nella fase preparatoria del progetto, è stata offerta all’Amministrazione una prefigurazione di quello che è possibile ottenere dai dati proprietari di Jakala Civitas. Si tratta di set di informazioni straordinariamente esaustivo, costituito da dati statistici che rappresentano un vero e proprio gemello digitale del territorio e della popolazione. Per questo test è stato analizzato il Parco Iris, area verde oggetto di importanti investimenti da parte del Comune di Padova e che a breve andrà a triplicare la propria superficie. I risultati preliminari di Jakala Civitas forniscono insight fondamentali per guidare i nostri futuri interventi”.

E’ stato analizzato un campione di popolazione corrispondente a 70.000 accessi annui al parco (corrispondenti ad una media di 190 al giorno) avvenuti tra novembre 2022 e ottobre 2023, un campione rappresentativo dei circa 200.000 accessi effettivi stimati attraverso lo studio. Ne risulta che il 64% dei visitatori proviene direttamente dalla città di Padova, mentre un significativo 16% appartiene a Comuni limitrofi della cintura urbana. Questo dato sottolinea l’importanza del Parco Iris come polo di attrazione anche per la comunità della “Grande Padova”.

La maggior parte dei visitatori padovani (53%) proviene da zone classificabili secondo uno stile di vita del “benessere”, mentre le tipologie classificabili come “multietnico”, “terziario urbano” e “in carriera” pesano ciascuna tra il 14% e 10%, andando a completare la maggior parte degli accessi identificati.
Le zone di provenienza identificano aree con una significativa incidenza di famiglie con bambini in età pre-scolare e primaria di primo grado. Questo aspetto lo configura come un parco estremamente apprezzato dalle famiglie, suggerendo possibili iniziative e miglioramenti mirati a rendere l’esperienza nel parco ancora più gratificante per questo specifico pubblico.
Un altro aspetto interessante riguarda il concetto di giustizia ambientale e diritto all’accesso al verde.
I cittadini che versano in condizione di ristrettezze familiari sono circa il 5% della popolazione padovana, ma meno dell’1% dei frequentatori del Parco Iris rientra in questa tipologia. Si tratta generalmente di famiglie numerose, quindi con più di due figli, caratterizzate da situazione lavorativa precaria, o di disoccupazione e quindi redditi medio-bassi. Il dato può essere in parte spiegato proprio dalle difficili condizioni economiche che probabilmente non lasciano tempo ad attività di svago personale all’aria aperta e di accompagnamento dei figli a godere del verde pubblico.
Un elemento chiave dell’analisi fornita da Jakala Civitas riguarda l’approfondita valutazione dei big data dei flussi e della gravitazione dei cittadini nel Parco Iris.
L’uso di questo tipo di informazioni potrà consentire al Comune di Padova di pianificare in modo più efficace gli spazi, migliorando l’accessibilità e garantendo un’esperienza più gradevole per tutti i visitatori, fornendo le basi per decisioni informate e sostenibili per il futuro sviluppo del Parco Iris e, di conseguenza, della nostra città.

Questo approccio rivoluzionario incorpora analisi geo-spaziali della demografia locale, serie storiche che tracciano l’evoluzione nel tempo e una dettagliata conoscenza degli stili di vita dei concittadini basata su elementi socio-economici e culturali.

L’assessore al verde Antonio Bressa commenta così: “Questo primo studio apre la strada a innumerevoli applicazioni pratiche secondo un principio per il quale le scelte dell’amministrazione è bene che si basino il più possibile su evidenze empiriche. I risultati acquisiti ci dicono che l’ampliamento delle aree verdi, e in particolare in questo caso del Parco Iris, è un aspetto strategico per il futuro della nostra città. I cittadini amano sempre di più sfruttare il patrimonio verde della città che ci stiamo impegnando a valorizzare e rendere accessibile, non solo con l’ampliamento del Parco Iris, ma anche con il nuovo parco Guizza e la destinazione a verde pubblico di vaste aree cittadine acquisite dal Comune.”

(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)