A SCUOLA DI ATLETICA LEGGERA CON ASSINDUSTRIA SPORT: IN CAMPO 2.200 RAGAZZI DI ELEMENTARI E MEDIE

Partito il progetto “L’atletica a scuola”, che coinvolgerà 15 istituti delle province di Padova e Rovigo e che si avvale del sostegno della Fondazione Cariparo. Coinvolte anche le atlete Banzato e Zangobbo. La responsabile del progetto Chiara Paesotto: «Vogliamo aiutare i ragazzi ad appassionarsi a uno sport sano, che non deve necessariamente essere agonismo e vittoria, ma divertimento associato a una giusta competizione».

Promuovere l’attività sportiva e, in particolar modo, avvicinare i ragazzi delle scuole primarie e secondarie all’atletica leggera, con un primo approccio di base alle diverse discipline. Ma anche favorire relazioni basate sul rispetto delle regole come presupposto per valorizzare le capacità individuali e sensibilizzare gli alunni al movimento, non solo come gesto tecnico ma come comunicazione ed espressione. Sono questi alcuni degli obiettivi del progetto “L’atletica a scuola”, che coinvolgerà 15 istituti e circa 2.200 ragazzi, sotto la guida degli istruttori qualificati di Assindustria Sport e con il fondamentale sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Una prima tappa c’è stata negli scorsi giorni all’Istituto Don Bosco di Padova, con il coinvolgimento dell’atleta paralimpica (nonché psicologa) Serena Banzato, e della capitana gialloblù Carol Zangobbo, chiamate a portare una testimonianza sull’importanza dello sport nelle loro vite. Ma con la prima lezione alla scuola primaria Zanella è iniziato il percorso che in città coinvolgerà anche gli istituti Mantegna, Don Minzoni, Dimesse, Ardigò e Galilei, per spostarsi anche nelle scuole della provincia e non solo della provincia, coinvolgendo Anguillara Veneta, Pozzonovo, Bagnoli di Sopra, San Pietro Viminario e Rovigo.

Il progetto – curato dalla referente Chiara Paesotto, responsabile del settore giovanile di Assindustria Sport – prevede sia vere e proprie lezioni in pista allo Stadio Colbachini, impianto gestito direttamente dal club in Piazza Azzurri d’Italia; sia lezioni da svolgere in classe con la collaborazione diretta dei docenti; sia l’incontro con i protagonisti di questo sport, come accaduto nella giornata inaugurale con Banzato e Zangobbo, in una mattina che si è chiusa lasciando volutamente spazio agli stessi studenti che, a loro volta, hanno raccontato le loro esperienze e posto domande, indicando poi in alcuni post it cosa è rimasto loro dall’incontro e cosa pensano quando sentono la parola sport.

«Questo progetto, avviato da diversi anni, punta a far provare attraverso l’esperienza diretta le diverse specialità dell’atletica leggera, aiutando i ragazzi ad appassionarsi a uno sport sano, che non deve necessariamente essere agonismo e vittoria, ma divertimento associato a una giusta competizione, che possa educare e portare a una maggiore conoscenza di sé», spiega Paesotto. «Crediamo nell’importanza dello sport a scuola, per questo cerchiamo di accontentare più istituti possibili attraverso i nostri istruttori, tutti laureati o laureandi in Scienze motorie. È un progetto a cui Assindustria Sport crede moltissimo, perché da sempre la società intende lo sport come fattore di promozione sociale e culturale, educativo e valoriale». 

E non a caso, sin dalla nascita, il motto del club è “allenare piccoli atleti per formare gli uomini e le donne di domani”, una frase che riassume lo spirito dell’impegno intrapreso dal 1971 da quella che oggi è Confindustria Veneto Est attraverso la sua società sportiva.

E anche Fondazione Cariparo nel sostenere le attività di Assindustria Sport sottolinea, attraverso la voce del suo Presidente Gilberto Muraro, che «l’educazione dei bambini e dei ragazzi allo sport e all’attività motoria è un ambito nel quale la nostra Fondazione investe da sempre. È infatti fondamentale, e le continue ricerche sul tema lo confermano, creare l’abitudine nei bambini e nei ragazzi all’esercizio fisico, sia per la loro salute fisica che psichica. Ecco perché da sempre promuoviamo bandi dedicati e sosteniamo progetti specifici come quelli di Assindustria Sport, che hanno il merito di essere continuativi, di qualità e molto partecipati».

Nella foto un momento del primo incontro con gli studenti della Don Bosco

(Assindustria Padova)