27 febbraio 2024
(Arv) Venezia 27 feb. 2024 – “Accelerare i restauri in corso alla casa-museo di Giacomo Matteotti a Fratta Polesine, e pianificare anche fuori dalla provincia rodigina le iniziative in memoria del deputato socialista rapito e ucciso dalle camicie nere cent’anni fa”. È quanto ha chiesto Erika Baldin, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, in un’interrogazione alla Giunta di palazzo Balbi.
“Avevo saputo a gennaio – ricorda la consigliera – che il governo Meloni stava ritardando l’erogazione dei fondi, pur approvati dal Parlamento nel quadro delle manifestazioni nazionali. A quanto pare, sarebbero stati poi sbloccati, ma l’iter di accesso è complicato e vi possono accedere solo le realtà più strettamente collegate all’opera dell’insigne parlamentare antifascista. Che però non escludono, dal novero degli enti interessati, i Comuni dove lo stesso Matteotti e il figlio Giancarlo vennero eletti: penso appunto a Padova e a Verona, ma anche a Chioggia, la mia città, dove so essere state pensate alcune iniziative. Per questo ho chiesto alla Regione di destinare risorse anche a queste manifestazioni, ovviando alle ristrettezze del governo centrale, e di riservare particolare attenzione alla didattica. In risposta all’interrogazione, l’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha affermato che la collaborazione con i Comuni e le istituzioni promotrici è stretta e avanzata, oltre ai contatti con la Presidenza della Repubblica per garantire la presenza di Sergio Mattarella alle celebrazioni. Dal 2019, peraltro, l’esecutivo veneto finanzia l’apertura e l’attività della casa-museo di Fratta, ora proprietà dell’Accademia dei Concordi, erogando 35mila euro annui: bene che la somma sia stata mantenuta nel tempo e che il programma Grandi Eventi abbia stanziato anche la somma necessaria a organizzare l’esposizione “Come divenni Giacomo Matteotti. Storia e idee di un giovane europeo”. Urge però concepire un programma più vasto, non solo che il portale Cultura Veneto comunichi e dia visibilità a ciò che già valorizza la figura del politico polesano. Prima di tutto, è necessario che la casa-museo chiusa dal 5 febbraio per manutenzione riapra quanto prima, magari in anticipo rispetto alle ricorrenze di giugno: ciò favorirebbe anche gli arrivi turistici in un territorio le cui potenzialità sono state finora spesso dimenticate”.