Crollo in cantiere a Firenze, recuperato nella notte corpo quarta vittima

Proseguono le ricerche dell’ultimo disperso. E’ stato il crollo del solaio di un prefabbricato a provocare la tragedia nel cantiere edile a nord-ovest della città

E’ stato ritrovato nella notte il corpo di un quarto operaio, vittima del crollo, avvenuto ieri mattina, venerdì 16 febbraio, nel cantiere dove erano in corso i lavori per la realizzazione di un nuovo supermercato a Firenze. Proseguono le ricerche dei Vigili del fuoco: resta un disperso. Tre i feriti, due dei quali in gravi condizioni ricoverati all’ospedale Careggi ().
E’ stato il crollo del solaio di un prefabbricato a provocare la tragedia nel cantiere edile a nord-ovest della città quattro le squadre dei vigili al lavoro dalle 9 del mattino per le operazioni di soccorso.
La procura di Firenze, guidata dal procuratore capo Filippo Spiezia, ha intanto aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo e crollo colposo relativamente all’incidente sul lavoro avvenuto questa mattina. Il cantiere è stato posto sotto sequestro.
Nardella: “Inaccettabile morire di lavoro”
“E’ inaccettabile che si muoia di lavoro, non me ne faccio una ragione” ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella. “Credo che tutta la città sia rimasta molto colpita da questa tragedia. A memoria non ricordo un fatto così grave sul luogo di lavoro nella nostra città. Una città peraltro molto attenta alla questione dei diritti dei lavoratori”. “Però non basta mai l’attenzione – ha aggiunto il sindaco – Quello in cui si è verificato il crollo è un cantiere privato, e bisogna dire che c’è una grande differenza nella regolazione dei cantieri delle opere pubbliche rispetto a quelli delle opre private. Nonostante ciò anche per le opere pubbliche ci sono tante norme non ancora all’altezza per garantire davvero la sicurezza dei lavoratori”.
A proposito del lutto cittadino indetto per oggi e del minuto di silenzio che Nardella osserverà in piazza della Signoria alle ore 15, invitando la cittadinanza ad unirsi, il sindaco ha affermato: “Mi auguro che per il minuto di silenzio la città risponda con grande compostezza e vicinanza perché è il modo per esprimere ancora una volta il cordoglio e il dolore per un fatto così drammatico. Vorrei anche ringraziare tutti i volontari, i vigili del fuoco che stanno facendo un lavoro davvero importante, la Protezione civile nostra, che è sul posto da ieri mattina. Devo dire che le operazioni di soccorso sono state davvero efficientissime considerando la dinamica e la complessità della situazione”.
“Questa mattina ho sentito il procuratore Spiezia, l’ho ringraziato per il lavoro della procura, ci siamo messi a totale disposizione; ho sentito la prefetta e, ovviamente, dopo faremo anche il punto con la giunta a Palazzo Vecchio prima del minuto di silenzio. Non ho sentito al momento autorità governative, ma come ho detto ieri mattina, sono stato raggiunto dal presidente della Repubblica, e lo ringrazio perché ancora una volta ha dimostrato grande sensibilità e vicinanza a tutta la nostra comunità e alle comunità di provenienza dei lavoratori e anche ai familiari delle vittime. Avremo modo poi di parlare anche con le autorità governative di questa situazione”. “Dobbiamo sapere che il cantiere è sotto sequestro, c’è un’indagine in corso come è giusto e doveroso che sia ed aspettiamo anche gli sviluppi di queste indagini”, ha affermato Nardella, riferendosi all’inchiesta aperta dalla procura per le ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo e crollo colposo. A chi gli ha chiesto se fosse in grado di confermare l’indiscrezione secondo la quale due delle vittime fossero irregolari e prive di contratto, il sindaco ha risposto: ‘I dati sulle persone non possono essere in questo momento diffusi perché ci sono indagini in corso, quindi io non posso dire niente a riguardo'”.
La presidente Esselunga Capriotti
“Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime del gravissimo incidente di questa mattina nel cantiere di via Mariti a Firenze. Siamo sconvolti per quanto avvenuto. Il cantiere in costruzione era affidato in appalto a una società terza e siamo a disposizione delle autorità per contribuire a chiarire la dinamica di quanto accaduto e per qualsiasi esigenza. In segno di lutto nel pomeriggio i negozi Esselunga della città di Firenze verranno chiusi”. E’ quanto dichiarato da Marina Caprotti, presidente di Esselunga, in merito al terribile incidente avvenuto questa mattina.
Le reazioni
“A nome mio e del Governo esprimo cordoglio per le vittime del crollo di una trave avvenuto in un cantiere a Firenze”. Così, sui social, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Seguo con apprensione l’evolversi della situazione e ringrazio quanti stanno partecipando alle ricerche dei dispersi e alle operazioni di soccorso dei feriti. Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questa terribile tragedia”, scrive inoltre la premier.
“Solo adesso, al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza, ho saputo di questa tragedia immane” ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. E questo “sia perché ci sono delle persone decedute, e lo sarebbe in ogni caso, poi quando ci sono persone morte sul lavoro questo offende e allarma e crea dispiaceri ulteriori. Non si dovrebbe mai morire di lavoro”.
Lo sciopero 
Fiom e Uilm, insieme alla Cgil e alla Uil, hanno proclamato 2 ore di sciopero nazionale per mercoledì 21 febbraio da effettuare in tutti i luoghi di lavoro, anche in assemblea o secondo le modalità stabilite dalle Rsu. Lo rendono noto la Fiom e la Uilm in un comunicato congiunto dopo che questa mattina a Firenze, a seguito del crollo di un cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga, 3 lavoratori hanno perso la vita e al momento altri lavoratori risultano dispersi sotto le macerie. “È l’ennesima tragedia che colpisce i lavoratori in continuità purtroppo con la lunga catena di morti sul lavoro che quotidianamente registriamo lungo tutto il territorio nazionale. Nell’esprimere il cordoglio e la vicinanza di tutti i metalmeccanici alle famiglie degli operai deceduti siamo ancora una volta a denunciare un sistema di appalti e subappalti che non garantisce il rispetto delle norme a tutela della salute e sicurezza”, sottolineano Fiom e Uilm. Il nostro grido di allarme, concludono, “è ormai da troppo tempo inascoltato, non è più possibile rimandare, il lavoro e la sicurezza devono tornare al centro del dibattito politico, vanno trovate soluzioni e non parole”.

(Adnkronos)