Cinieri (Fondazione Aiom): “Paziente oncologico è delicato, a rischio di molte infezioni”

“Importante proteggerlo attraverso la prevenzione, facendo tutto ciò che è possibile affinché non si infetti”

(Adnkronos Salute) – “Il paziente oncologico è un paziente delicato, definito fragile perché facilmente suscettibile sia per la malattia sia per le terapie che noi oncologi eseguiamo nei nostri pazienti. E’ a rischio di molte infezioni. Infatti, deve essere vaccinato contro l’influenza, contro l’Herpes Zoster – e per fortuna adesso abbiamo un vaccino che si può usare anche nei nostri pazienti, per l’epatite, per le polmoniti pneumococciche e anche per il Covid. Bisogna fare tutto ciò che è possibile affinché il paziente non s’infetti in modo che non ci siano ritardi nella strategia terapeutica. In termini di prevenzione, questo è molto importante”. Così Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom, a margine del convegno “Oncologia del Futuro: Centrata sul Paziente”, promosso dall’Osservatorio Sanità e Salute con il patrocinio di Aiom e Cittadinanzattiva, che si è svolto a Roma.
 
“Un altro aspetto importante, in termini di prevenzione, è consigliare sempre ai nostri pazienti l’adozione di uno stile di vita che sia quanto più vicino possibile a uno stile di vita sano, che significa non fumare, abolire l’alcol, consumare una dieta mediterranea e fare attività fisica per sconfiggere l’altro grosso problema del nostro secolo e del mondo occidentale che è l’obesità. In Italia abbiamo un tasso di obesità infantile drammatico, soprattutto nelle regioni del Sud e dobbiamo lavorare anche su questo perché l’obesità dei nostri bambini è un fattore di rischio per un cancro prima dei 40 anni”, ha spiegato Cinieri che ha poi aggiunto: “Se non si è ancora paziente è importante aderire ai programmi nazionali di screening: mammografia, sangue occulto, feci per il tumore del colon e pap test per la cervice uterina”.
 
“Per il futuro – ha proseguito – avremo dei test di screening sempre più importanti perché, ad esempio, il Pap Test comincia a essere obsoleto, quindi si fa un test di dna che va a evidenziare l’Hpv, che è oncogenico e che ha infettato la donna. È importante, da questo punto di vista, vaccinare gli adolescenti: c’è una proposta di legge in discussione, a tal proposito, che spero venga approvata, per rendere obbligatoria la vaccinazione anti-Hpv nei maschi, che sono gli untori e nelle ragazze, in modo che arriviamo a un mondo senza Hpv. Inoltre, è importante che il sistema di screening in corso di studio, che è quello del polmone per i fumatori superiori ai 50 anni, funzioni, attraverso una Tac spirale, che potrebbe individuare la malattia quando è in fase precoce. Ciò che conta è continuare a parlare di modifica dello stile di vita, perché è ciò che ci salverà”, ha concluso.

(Adnkronos)