Villanova e Brescacin (Lega-LV): “La crociata di De Luca contro il Nord deve finire. Presentata una risoluzione: chieda scusa al nostro personale medico”

05 febbraio 2024

(Arv) Venezia 5 feb. 2024  – “La crociata di De Luca contro il Nord deve finire. Siamo abituati alle sparate colorite del governatore della Campania, ma questa volta si è spinto oltre: dichiarazioni infamanti e diffamanti nei confronti del Veneto e della sua sanità, che mai ci saremmo aspettati di udire da un rappresentante istituzionale, men che meno da un governatore di regione. Abbiamo depositato una risoluzione per censurare le affermazioni di De Luca, con tanto di dati che dimostrano analiticamente la diversità tra la sanità veneta e quella campana, visto che le sue parole non sono state solo offensive, ma prive di ogni fondamento”. Così Alberto Villanova e Sonia Brescacin, rispettivamente presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta e presidente della Commissione Sanità in Consiglio regionale.

“De Luca – ricordano Villanova e Brescacin – ha detto che per il 90 per cento la sanità del Nord è camorrismo istituzionale. La sua rabbia per l’avanzare della riforma sull’Autonomia differenziata trova sfogo nel complottismo e se da una parte attacca l’esecutivo, per lui colpevole di favorire il Nord a discapito del Sud, dall’altra attacca la nostra sanità. Peccato che i dati sulla migrazione sanitaria passiva che lui stesso ha citato, cioè i cittadini che escono dalla propria regione per farsi curare in strutture di altre regioni, vedano la Campania fanalino di coda a livello nazionale, con un saldo negativo pari a -220 milioni di euro; mentre il Veneto per il 2021 ha vantato crediti pari a 498 milioni di euro, erogando prestazioni a favore di cittadini provenienti da altre regioni. Se il governatore della Campania vuole attaccare il Veneto, almeno si informi prima. Le sue parole, riportate dai media, ledono l’immagine del servizio sanitario Veneto e dei tanti professionisti che quotidianamente si impegnano per la cura dei pazienti che frequentano le strutture sanitarie della nostra Regione. Con questa risoluzione, censuriamo e condanniamo le sue parole con un atto politico: deve chiedere scusa ai veneti”.

(Regione Veneto)