Boron (GM-FI): “Tariffa unica sui servizi urbani: c’è chi già paga con impianti nel proprio territorio”

01 febbraio 2024

(Arv) Venezia 1 feb. 2024 –   “Oggi in Seconda Commissione è continuata la discussione sul parere alla giunta regionale n. 337 sui criteri di definizione e applicazione della tariffa unica, con contestuale aggiornamento delle tipologie d’impianto e tipologie di rifiuto a cui applicare il contributo ambientale individuato dall’art. 37 della legge regionale n. 3/2000, con l’audizione delle direzioni dei bacini dei rifiuti”. Così il consigliere regionale Fabrizio Boron (Gruppo Misto – Forza Italia) che spiega: “È chiaro che tale provvedimento porterà a un aumento delle bollette dei cittadini di alcuni bacini, tra i quali l’area dell’alta padovana, la pedemontana vicentina, Rovigo, aree territoriali in cui sono situati i più grandi impianti di smaltimento del Veneto. Ed è chiaro che alcuni territori che esportano rifiuti in altre province, invece, avranno dei vantaggi nella diminuzione del costo di smaltimento. Quindi si vorrebbe far pagare una tariffa maggiore ai territori che nel tempo si sono portati sulle spalle il peso degli impianti, come nel padovano, dove sono presenti l’inceneritore e la discarica più grandi del Veneto o nel vicentino, dove è ubicato il secondo inceneritore più grande del Veneto. Di controverso c’è che la legge regionale n. 3/2000, che prevedeva la possibilità di applicare fino a 15 euro tonnellata a chi esportava rifiuti fuori dalla propria provincia, al fine di indennizzare invece chi ha gli impianti nella propria provincia, non è mai stata applicata. Oggi credo sia necessario ristabilire delle priorità, per salvaguardare l’ambiente ed i cittadini. Chi ha gli impianti di smaltimento nella propria provincia (inceneritori e discariche) deve poter ricevere un ristoro al fine della diminuzione delle bollette sui rifiuti per i cittadini”.

(Regione Veneto)