Giorno della Memoria: i presidenti della Regione Luca Zaia, del Consiglio Veneto Roberto Ciambetti e della Comunità ebraica di Venezia Dario Calimani, con gli studenti al Campo del Ghetto Novo

29 gennaio 2024

(Arv) Venezia 29 gen. 2024 – Un’ampia rappresentanza di consiglieri regionali del Veneto, con il presidente dell’assemblea legislativa Roberto Ciambetti, e il presidente della Regione Luca Zaia, accompagnato da una delegazione di componenti della Giunta, accolti dal presidente della Comunità Ebraica di Venezia Dario Calimani e dal Rabbino Capo Alberto Sermoneta, hanno partecipato alla tradizionale commemorazione del Giorno della Memoria che si è svolta questa mattina al Ghetto di Venezia – con qualche giorno di ritardo rispetto alla data del 27 gennaio – alla presenza di numerosi studenti. La commemorazione è stata preceduta dalla cerimonia dell’alzabandiera da parte della Sezione ANA Venezia – Gruppo Alpini e dalla deposizione della corona d’alloro al Monumento dei Deportati, cui hanno fatto seguito l’accensione delle fiammelle collocate davanti al Monumento e la recita di un salmo da parte del Rabbino Capo.

“La presenza degli studenti, dei professori e dei presidi, che ringrazio – ha affermato il presidente Calimani nel corso dell’intervento introduttivo – è fondamentale per non farci sentire soli e riveste un’importanza particolare perché negli ultimi anni il presidente Zaia ha sempre chiesto che, nel corso della commemorazione del Giorno della Memoria, questo Campo, dal quale sono stati portati via 254 ebrei (solo 8 fecero ritorno), fosse pieno di studenti, e aveva ragione perché questa Memoria deve essere appunto trasmessa ai giovani, deve essere tramandata perché altrimenti la Memoria, e non solo questa, muore. A cosa serve la Memoria? Credo che la memoria debba essere salvaguardata, e ciò avviene se c’è il rispetto reciproco, se rispettiamo l’altro, se non prevarichiamo, se non commettiamo soprusi sull’altro, se non facciamo bullismo nelle scuole, se invece di curare l’inimicizia coltiviamo l’amicizia, l’aiuto del più debole, non la sopraffazione sul più debole, e ciò vale per tutti. Dobbiamo parlare di civiltà, dobbiamo cercare di creare una società più giusta, più rispettosa l’uno dell’altro: solo allora creeremo una società migliore, non cercando il nemico, ma cercando di aiutarci. Solo così miglioriamo, solo così possiamo prendere le distanze dalla nostra storia e contribuire alla storia, altrimenti costruiamo solo trincee da cui spararci l’uno con l’altro”.

Il ringraziamento agli studenti è stato espresso anche dal presidente della Regione del Veneto. “Voi, ragazzi – ha sottolineato tra l’altro il presidente Zaia – siete il futuro e indicate la via: il Giorno della Memoria non deve essere solo il ricordo di fatti tragici e della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, ma anche memoria affinché ciò che è accaduto non si ripeta; siamo qui per portare un messaggio di tolleranza, rivolto soprattutto ai ragazzi, così presenti nel mondo dei social: ai giovani chiedo di aiutarci a fare un percorso contro il negazionismo”.

(Regione Veneto)