Manageritalia: parte da Bologna ‘Managing for inclusion’ per certificazione di genere

(Adnkronos) –
Aiutare le imprese e i manager a realizzare luoghi di lavoro sempre più sostenibili e inclusivi, percorsi di carriera capaci di annullare il divario di genere e la disparita salariale a parità di mansioni nonché facilitare un più ampio e agevole accesso ai fondi nazionali e agli sgravi fiscali messi a disposizione per le pmi. Sono questi alcuni degli obbiettivi di ‘Managing for inclusion’ il percorso ideato da Manageritalia Emilia Romagna in collaborazione con Ordine dei dottori commercialisti, Ordine dei consulenti del lavoro, Unioncamere, Cida e Hub del territorio per accompagnare le piccole e medie imprese all’ottenimento della certificazione di genere. 

‘Managing For Inclusion’ è un vero e proprio tour che ha preso il via da Bologna, con l’incontro di questa mattina presso gli spazi dell’Oratorio San Giovanni Battista Dei Fiorentini, e che proseguirà nei prossimi mesi toccando tutta Italia per far comprendere a imprenditori, manager, responsabili risorse umane e sustainability manager i vantaggi economici, sociali e reputazionali della Certificazione di Genere. Innovativa anche la forma di svolgimento del format che affianca ad una prima parte interamente dedicata all’acquisizione delle nozioni una seconda parte più emozionale e culturale volta a potenziare il networking tra partecipanti. 

Ad illustrare alla comunità di manager e imprese locali i contenuti e le opportunità di ‘Managing for inclusion’ sono stati: il deputato Mara Carfagna, già Ministro per le pari opportunità, la senatrice Paola Mancini membro della commissione lavoro, sanità e affari sociali, Gianluca Galletti presidente Emilbanca e consigliere nazionale Dottori commercialisti ed esperti contabili, Antonella Portalupi, vicepresidente Manageritalia e presidente Fondo Mario Negri-Tiziana Pompei, vicesegretario generale Unioncamere e Andrea Ragazzini, sustainability, benefit & impact advisor.
 

“L’introduzione della certificazione di genere – sostiene il deputato Mara Garfagna – ha permesso al nostro Paese di fare un enorme passo in avanti verso la parità di diritti e di opportunità per le donne sul mercato del lavoro. Alle imprese occorre far capire meglio l’importanza e l’utilità di uno strumento che non solo offre vantaggi fiscali ma, promuovendo l’inclusione, valorizza anche meglio le competenze, a beneficio delle stesse imprese e dell’intero sistema produttivo”. 

“Le tematiche esg – commenta Gianluca Galletti, presidente Emilbanca – per le piccole e medie imprese cosi come per il sistema bancario rappresentano un percorso obbligato per l’evoluzione della cultura aziendale. Cultura che oggi deve porre al centro del suo essere sempre più la sostenibilità ambientale, sociale, parità di genere e salariale quali elementi indispensabili per generare valore non solo per l’impresa e i suoi investitori ma soprattutto per la società e il territorio in cui le aziende operano”. 

“Come manager siamo i primi a dover interpretare e favorire i cambiamenti economico sociali e culturali necessari per rendere le nostre imprese più performanti e i lughi di lavoro più inclusivi. Cosi Antonella Portalupi, vicepresidente Manageritalia che prosegue: ”Grazie Managing For Inclusion vogliamo accompagnare tutte le pmi, vera ossatura del sistema economico e produttivo del Paese, verso questi nuovi modelli di gestione aziendale capaci di valorizzazione anche grazie a più managerialità il ruolo e le professionalità delle donne oltre a favorire una vera parità di genere e una migliore ‘work life balance’, prerogative sino ad oggi rimaste ad appannaggio solo di realtà multinazionali o grandi imprese”. 

“Le leggi e le politiche – interviene in videocollegamento la senatrice Paola Mancini – che promuovono l’uguaglianza di genere e che affrontano la discriminazione di genere sono fondamentali per consentire il cambiamento ma è necessario in primis realizzare un profondo cambiamento culturale, attraverso un piano integrato e sistemico che aumenti l’occupazione al femminile ma che preveda la partecipazione delle donne alla leadership e ai processi decisionali. Una parità di genere come opportunità e non come “beneficio contributivo” questo deve essere l’obiettivo”. 

Ad oggi in Italia sono solo 1020 le pmi che hanno intrapreso e ottenuto la certificazione di genere sulle oltre 214mila presenti sull’intero territorio. Realtà che vedono nel proprio organico oltre il 33,5% dei lavoratori italiani e che contribuiscono per il 37% alla creazione di valore aggiunto nell’economa del Paese. Inoltre le lavoratrici donne, siano esse manager o quadri continuano i a guadagnare meno degli uomini, con un divario retributivo medio di genere pari al 13%. Ciò significa che per ogni euro guadagnato da un uomo, una donna guadagnerà solo 0,87 euro come reso noto dalla Commissione europea in occasione della Giornata europea per la parità retributiva. 

Numeri che dimostrano come sia necessaria e utile un’azione di sensibilizzazione delle pmi verso le tematiche diversity & Inclusion spesso affrontate solo da grandi imprese o realtà multinazionali. Le aziende che danno avvio alla certificazione hanno oggettivi vantaggi materiali e immateriali, a cominciare da quelli economici con sgravi fiscali pari all’1% dei contributi, fino a un massimo di 50mila euro annui oltre a poter contare su punteggi premiali extra nelle gare pubbliche per la fornitura di beni e servizi solo per citare alcuni esempi. Vantaggi reputazionali anche in termini di employer branding in quanto le aziende certificate risultano più attraenti sul mercato del lavoro e godono di una reputazione migliore verso lavoratori e opinione pubblica. 

‘Managing for inclusion’ è un tour itinerante della durata una giornata che si rivolge a imprenditori, manager, hr manager, sustainability manager, consulenti del lavoro, commercialisti che vogliono acquisire una maggiore consapevolezza dell’importanza della parità di genere nelle organizzazioni aziendali oltre comprendere come muoversi per aviare il percorso verso l’ottenimento della certificazione.  

La giornata si compone di due momenti: il primo, un momento d’incontro e approfondimento in cui partecipanti si confronteranno con esperti del settore, tecnici, fiscalisti e rappresentanti delle istituzioni per comprendere a pieno le opportunità.
 

Il secondo, è un vero e proprio viaggio alla scoperta dei luoghi e delle storie personali delle grandi ‘Donne eccellenti’ che, nei diversi campi dall’arte all’economia, passando per l’imprenditoria e la scienza, hanno segnato la storia della città che ospiteranno le tappe di Managing For Inclusion.
 

(Adnkronos – Lavoro)

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