Teologia pastorale, aperte le iscrizioni al secondo semestre

Sono aperte fino al 15 febbraio 2024 le iscrizioni al secondo semestre del ciclo di licenza della Facoltà teologica del Triveneto. Le lezioni inizieranno il 20 febbraio.

Apprendimento permanente, riscoperta dei ministeri, rigenerare la parrocchia, agire ecclesiale e relazioni familiari sono i temi dei corsi che caratterizzano l’indirizzo di teologia pastorale. Qui sotto i programmi dettagliati.

La specializzazione in Teologia pastorale intende offrire una formazione competente e critica sui principali aspetti della vita cristiana e dell’agire della chiesa, per abilitare a un adeguato discernimento pastorale.
Il percorso risponde alla duplice esigenza di formare alla ricerca e all’insegnamento nell’ambito della teologia pastorale e di offrire una preparazione teologico-pastorale qualificata ai cristiani (laici, religiosi e presbiteri) impegnati con responsabilità e compiti diversi nella vita della comunità ecclesiale e della sua missione e in ambiti differenziati del mondo professionale, dell’animazione culturale e sociale.

I corsi sono utili all’aggiornamento e formazione permanente di presbiteri, religiosi e religiose, operatori pastorali, insegnanti, laici e laiche interessati ad approfondire alcune tematiche.

Scienze umane e teologia pratica. Apprendimento permanente, saperi taciti e saperi comunitari – prof. Davide Lago
Nelle sue modalità tradizionali, l’istruzione non sembra più in grado di favorire da sola il pieno sviluppo delle potenzialità delle persone. Per questo in Europa si è andato configurando negli ultimi trent’anni il paradigma dell’apprendimento permanente, centrato sulla persona che apprende e sugli ecosistemi che favoriscono tale apprendimento e ne vengono a loro volta influenzati. Diventa allora centrale l’apprendimento permanente in senso cronologico (da prima della scuola a dopo la pensione), come pure tutti i contesti possibili di apprendimento: formali, non formali e informali. Considerando come imprescindibile l’alternanza continua tra dimensione teorica e dimensione esperienziale, vengono così valorizzate tanto le esperienze di autoformazione che quelle di co-formazione e la dimensione dell’eco-formazione. Le comunità locali nelle loro diverse articolazioni (associazionismo, volontariato, cultura diffusa…), così come le comunità religiose e le comunità parrocchiali, esprimono in tal senso un potenziale elevato in termini di apprendimento possibile. Talvolta sottostimati, gli apprendimenti da esse generati sono per lo più taciti, ma possono venire esplicitati e generare autentici saperi comunitari.

La riscoperta dei ministeri: novità antiche – prof. Livio Tonello
Evangelii gaudium afferma che «è cresciuta la coscienza dell’identità e della missione del laico nella chiesa. Disponiamo di un numeroso laicato, benché non sufficiente, con un radicato senso comunitario e una grande fedeltà all’impegno della carità, della catechesi, della celebrazione della fede» (n. 102). Ma forse gli operatori pastorali non dispongono di una visione così ottimistica. Quello che è certo è che di “ministeri” si è ricominciato a parlarne dopo un paio di decenni di oblio. Il discorso si è riavviato con riconoscimenti importanti, quali i recenti motu proprio di papa Francesco Spiritus Domini (10 gennaio 2021) e Antiquum ministerium (10 maggio 2021). Il corso fornisce le coordinate per istruire una riflessione sulla ministerialità nella chiesa, in relazione ai servizi denotati come “ministeri battesimali o laicali”, con riferimento specifico al ministero di catechista. Nell’odierna rimodulazione della parrocchia e della pastorale sono da riconfigurare anche le funzioni, i ruoli e le relazioni tra le diverse diaconie per un pastorale generativa e non solo conservativa. Le lezioni sono sviluppate in modalità frontale, con l’apporto di strumentazione digitale, con la richiesta di una interazione con gli studenti e la lettura personale previa di testi e documenti.

Rigenerare la parrocchia – proff. Enzo Biemmi – Ezio Falavegna
La finalità del corso è di accogliere dal punto di vista teologico-pratico la sfida che la parrocchia sta ponendo oggi. Il corso a carattere laboratoriale prende in considerazione la riforma delle parrocchie, richiesta dal “cambiamento di epoca” avvenuto e dalla nuova prospettiva richiesta da papa Francesco: la conversione missionaria di ogni espressione e struttura ecclesiale. Dal punto di vista magisteriale il riferimento è il Concilio Vaticano II e l’esortazione apostolica Evangelii gaudium (2013). Verranno prese in considerazione alcune pratiche parrocchiali attraverso cui affrontare la seguente domanda: la parrocchia è in grado di operare un cambiamento in prospettiva missionaria? A quali condizioni? Gli obiettivi che si intendono raggiungere nel corso/ laboratorio sono: a) abilitare a sviluppare le capacità necessarie all’analisi e interpretazione delle prassi parrocchiali in atto; b) accompagnare a situarsi in maniera più consapevole e critica nelle prassi parrocchiali ed ecclesiali nelle quali si è inseriti. Il corso/laboratorio sarà scandito in tre passaggi: a) attualità del problema. Partendo dall’esperienza dei partecipanti verranno evidenziati i principali problemi pastorali con cui si misura oggi la parrocchia; b) ascolto e discernimento. Attraverso l’ascolto di alcune prassi parrocchiali, verranno messi in atto lavori di gruppo e approfondimenti per cogliere e interpretare alcuni aspetti nodali che emergono da quanto osservato; c) sintesi prospettica. Il corso si concluderà con una sintesi di quanto emerso, raccogliendo il lavoro attorno ad alcuni criteri di rinnovamento possibili.

Per una Chiesa “domestica”. L’agire ecclesiale e le relazioni familiari – prof. Francesco Pesce
Il corso è mosso dall’obiettivo di indagare il «rapporto indissolubile tra la chiesa e la famiglia» (papa Francesco) per metterne in luce le conseguenze sulla comprensione e l’agire di entrambe. A partire da alcune linee emergenti dalla stagione sinodale sulla famiglia e dall’esortazione Amoris laetitia, il corso intende approfondire alcune pratiche specifiche della “pastorale familiare” (attorno a matrimonio, famiglia e relazioni ferite…) in interazione con alcune concrete esperienze pastorali che diventano oggetto di studio e ripresa teorica. Mediante l’ascolto/confronto di tali esperienze, ci si prefigge di giungere all’individuazione di alcune prospettive teologico-pastorali per pensare e/o ripensare l’agire ecclesiale nella sua relazione alla realtà familiare e, più complessivamente, per delineare un approccio pastorale sintetico adatto a questo tempo di rinnovata missione. Il corso è svolto in collaborazione tra la Facoltà teologica del Triveneto e la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale. I professori delle due facoltà si alterneranno nella docenza e, di conseguenza, gli studenti seguiranno le lezioni rispettivamente o in presenza o in videoconferenza.

(Facoltà Teologica del Triveneto)