Lavoratori e salute: l’importanza della medicina del lavoro

Dott. Schiavo – Medicina del Lavoro padova

Per le aziende è fondamentale rispettare tutti gli obblighi previsti dalla legge sulla sicurezza e prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro, un’attenzione che non solo tutela le imprese da sanzioni e azioni legali ma permette di aumentare il benessere dei lavoratori e attirare i migliori talenti.

D’altronde, secondo i dati del Ministero del Lavoro, se nel 2021 il 18,2% di tutte le cessazioni ha interessato le dimissioni volontarie (1,9 milioni di persone), nel 2022 questa quota è cresciuta fino al 19,5%.

Inoltre, gli infortuni sul lavoro causano un danno economico considerevole. Secondo l’Agenzia Europea per la Sicurezza (Eu-Osha), gli infortuni e le malattie professionali costano circa 45 miliardi di euro l’anno, mentre il costo per le aziende supera di 5 volte quello normale del dipendente tenendo conto di una serie di spese come quelle legate alla perdita di produttività, ai giorni di assenza del lavoratore e ai problemi nelle commesse.

Per questi motivi è essenziale considerare le spese nella salute e nella sicurezza aziendale come un investimento e non un costo, assicurandosi che i dipendenti lavorino in un ambiente sicuro e sano per proteggere la forza lavoro e tutelare anche il business.

Bisogna quindi valorizzare di più la medicina del lavoro, ovvero quella branca che previene e diagnostica le malattie professionali e salvaguardia la salute dei dipendenti.

Il ruolo del medico del lavoro nel contesto aziendale

Per avvalersi di un servizio di medicina del lavoro affidabile è consigliabile rivolgersi a figure professionali altamente qualificate come il Dott. Umberto Schiavo.

Si tratta di un medico competente attivo a Padova e a Vicenza che da anni svolge l’attività con qualità, serietà e professionalità ed è regolarmente iscritto nell’elenco nazionale dei medici competenti presso il Ministero della Salute.

Il medico del lavoro si occupa innanzitutto di attività di analisi, valutando l’ambiente di lavoro e il tipo di mansioni svolte dai lavoratori per individuare eventuali rischi e criticità. È anche responsabile per la redazione del protocollo sanitario, un documento indispensabile per pianificare il monitoraggio dei dipendenti.

In più, il medico del lavoro gestisce la sorveglianza sanitaria, realizzando visite ed esami ma anche verificando l’idoneità dei lavoratori secondo quanto previsto dal protocollo sanitario.

Il medico competente è obbligatorio in alcune aziende, in base a quanto stabilito nel Testo Unito sulla salute e la sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/2008). Ad ogni modo, la sua nomina è ampiamente consigliata in tutte le imprese per ridurre il rischio di infortuni, tutelare i dipendenti, evitare azioni legali e migliorare l’ambiente di lavoro. Il medico del lavoro, infatti, aiuta le aziende a infondere serenità ai lavoratori, preservare la produttività aziendale e creare un rapporto di fiducia con i dipendenti.

Ovviamente per le imprese è importante scegliere il medico competente giusto, valutando sia le competenze e l’esperienza del professionista che la sua capacità di collaborare in modo proficuo con i datori di lavoro e i dipendenti. Questo ruolo, infatti, benché sia legato alla discrezionalità delle imprese, richiede conoscenze elevate nella prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali negli ambienti di lavoro, ma anche un’adeguata flessibilità nei rapporti con l’azienda e i lavoratori.

La medicina del lavoro non è un costo ma un investimento

Tutti i costi legati alla medicina del lavoro, come esami clinici e visite mediche, devono essere sostenuti dal datore di lavoro.

Si tratta, per esempio, delle spese per le visite effettuate dal medico competente ai lavoratori all’inizio del rapporto di lavoro, quando il dipendente rientra da una malattia o se viene assegnato a una mansione diversa. Lo stesso vale per le visite periodiche a cui sono sottoposti i lavoratori, non solo quelli che svolgono lavori manuali ma anche attività più sedentarie come quelle svolte davanti al computer.

Questi costi però sono ampiamente inferiori rispetto a quelli che i datori di lavoro devono sostenere in caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali, eventi che provocano una serie di spese dirette e indirette per le aziende di gran lunga superiori ai costi della prevenzione. Tra questi, ci sono le spese per gli straordinari dei colleghi per far fronte alla riduzione di organico, la riqualificazione di altri lavoratori, i ritardi nelle commesse ed eventuali penali da pagare per i prodotti o servizi consegnati in ritardo.

Bisogna poi considerare i costi legati alla gestione dell’infortunio, ad esempio la chiamata di un’ambulanza, la bonifica dell’ambiente di lavoro, l’eventuale riparazione dell’attrezzatura e i giorni di assenza del dipendente infortunato. Tutto ciò vale ancora di più oggi, con molte aziende che faticano a trovare lavoratori qualificati, sono spesso sotto organico, hanno una forza lavoro con un’età media elevata e operano in mercati altamente competitivi che non consentono errori.

Ecco dunque che per le aziende la medicina sul lavoro rappresenta un investimento intelligente, sia quando è un obbligo di legge sia quando la nomina di un medico competente è facoltativa.

Le risorse spese nella prevenzione degli infortuni e nella tutela della salute dei lavoratori, infatti, permettono alle imprese di proteggere il business e la forza lavoro, pianificando insieme al medico del lavoro interventi mirati, costanti e sostenibili per far lavorare i dipendenti meglio e in modo più sano e sicuro.