Lavoro e welfare, Eurispes: “Demografia? C’è paura per il futuro”

“La famiglia non è al centro dell’attenzione delle classi dirigenti”. Poche parole, ma significative che fotografano una questione problematica. Questa mattina il presidente del Comitato Scientifico Eurispes, Alberto Mattiacci, si è così espresso a Palazzo

“La famiglia non è al centro dell’attenzione delle classi dirigenti”. Poche parole, ma significative che fotografano una questione problematica. Questa mattina il presidente del Comitato Scientifico Eurispes, Alberto Mattiacci, si è così espresso a Palazzo dell’Esposizione, nell’ambito dell’evento organizzato da Adnkronos ‘Demografica: lavoro e welfare a misura di famiglia’.
“Eurispes è un istituto di ricerca sulla società italiana – ha affermato il presidente -. Il prodotto principale che forniamo al Paese è il Rapporto Italia e da circa 25 anni attenzioniamo sul problema della demografia italiana. Questo tema non dovrebbe essere una sorpresa vista la prevedibilità stessa della demografia. La quota di Pil sulle spese di bilancio è costante e galleggia su circa l’1%. Questo è un Paese in cui di famiglia se ne parla tantissimo, ma da sempre non è al centro dell’attenzione delle classi dirigenti. Nel Paese tira aria di ansia: il sentiment comune è la paura del futuro. Sul welfare altrettanto c’è una caratterizzazione emozionale: c’è una popolazione che chiede un aiuto. La donna chiede la stessa proiezione che ha l’uomo nel mondo del lavoro, ma questo ancora non è accaduto”.
Le risposte alle paure dei cittadini
A questa domanda d’aiuto, il presidente Alberto Mattiacci ha racchiuso in tre concetti principali le possibili risposte che andrebbero date alla popolazione:
Sulla Legge di Bilancio
“Oggi, invece, alla famiglia ci pensa la stessa famiglia – ha proseguito il presidente -. Ma gli elettori affrontano queste paure di pancia e di pelle, con emotività. Fare figli non è solo costi diretti, come pannolini, istruzione, attività sportive che mancano nelle nostre scuole come invece sono all’estero”. E in merito alla Legge di bilancio ha concluso: “L’articolo 9, Titolo I della Costituzione italiana è stato recentemente modificato con sei parole significative: anche nell’interesse delle future generazioni. Se fai una legge che danneggerà i nostri figli, questa Legge di Bilancio rischia di diventare incostituzionale”.

(Adnkronos)