Monselice: Consegna del Palio dei Santi


LA GIOSTRA DELLA ROCCA

La Giostra della Rocca nasce nell’estate 1986 da una felice intuizione di Virio Gemignani, della quale ne è ideatore e fondatore. Fin dalla prima ora è stato sostenuto, a vario titolo e impegno, da un gruppo ci concittadini benemeriti e coraggiosi: Filippo Menarini, Orfeo Baracco, Luigi Fongaro, Mario Telandro, Maurizio Tiglieri e Isabella Raccanello.

PALIO DELLA QUINTANA (drappo rosso)

Fin dalla prima edizione viene consegnato alla Contrada vincitrice della gara della Quintana il Gonfalone realizzato dall’arch. Isabella Raccanello. La Contrada lo detiene fino alla successiva edizione.

IL PALIO RICORDO

Grazie al mugnifico mecenate concittadino Giuseppe Ruzzante, viene consegnato in perpetuo alla Contrada vincitrice la Quintana, il Palio ricordo consistente in un’opera d’arte di pittori monselicensi. Questa consuetudine viene introdotta nel 1990. In quell’ edizione è stato consegnato il Palio Ricordo spettante alle Contrade vincitrici delle precedenti edizioni.

IL PALIO DEI SANTI

Nasce nel 1991 per collegare le manifestazioni della Giostra della Rocca con la Fiera dei Santi: la nuova manifestazione collegata all’antica.

Quindi è stato istituito il Concorso Nazionale di Pittura “Città di Monselice promosso dalla Pro Loco e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monselice. Il Concorso aveva due temi “Monselice città storica” e Monselice e la Giostra della Rocca”. Ed il Palio dei Santi nasce come “Gran Combinata” (come si legge nei manifesti 1991 e 1992) Dal 1993 ha perso la qualifica di “Gran Combinata” decadendo il Concorso Nazionale di pittura ed essendo eliminata dal conteggio la componente folcloristica della manifestazione della Giostra.

Il Palio dei Santi dal 1993 ad oggi, per regolamento, è aggiudicato alla Contrada che ottiene il maggior punteggio nella sommatoria delle gare della Giostra della Rocca, e viene consegnato il 1° novembre di ogni anno.

L’ALBO D’ORO

4 a SAN COSMA 1991 1992 (ex equo) 1993 2008

21 a SAN MARTINO 1992 (ex equo) 1994 (ex equo) 1995 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2006 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2016 2017 2018 2022 2023

1 a MONTICELLI 1994 (ex equo)

2 a TORRE 1996 2004

1 a SAN GIACOMO 1997

3 a CARMINE 2005 2007 2019

1 a SAN BORTOLO 2015

I PRESIDENTI DELLA GIOSTRA DELLA ROCCA

1. Franco Scarso

2. Virio Gemignani

3. Filippo Menarini

4. Carlo Polato

5. Virio Gemignani II

6. Massimiliano Morando

7. Virio Gemignani III

8. Stella Marigo

9. Angelo Capuzzo

10. Virio Gemignani IV

11. Paola Signoretto

Uno spunto di riflessione…

“I giovani amano la Giostra e il volontariato”, cos’ il nostro Sindaco Giorgia Bedin ha esordito in una felice intervista per la 38a edizione della Giostra della Rocca. Parto proprio da qui. Perché è vero, i giovani sono antenne, anticipatori di sensibilità del futuro, attenti alle istanze del presente ma proiettati al futuro. E il volontariato è un valore condiviso. Valore, ho detto e tale deve essere per poter attrarre le nuove generazioni. Valore, insito nella bella manifestazione della Giostra, che rievoca tempi passati, ma ne esalta i valori perenni. Tra questi, quest’anno gradirei sottolineare con voi il valore della PACE oggi più che mai invocata e attesa. La storia deve essere maestra di vita e dalle rappresentazioni delle 9 Contrade vado a mutuare gli spunti di pace, gli sforzi morali che contribuiscono alla costruzione di una società giusta e solidale.

CA’ ODDO Con il simbolo della Povolata e la sua leggenda: una imperitura lotta tra il bene e il male. CARMINE L’Ercole è simbolo dello sforzo di ognuno a dare sollievo ad Atlante per reggere il mondo, un mondo per noi di aspirazione alla concordia tra i popoli. MARENDOLE Come non ricordare del loro Card. Simone Paltanieri, indefesso promotore di ambascierie di riconciliazione nelle terre del Papato. MONTICELLI Ha la presenza del sommo poeta di cui parlo in chiosa. SAN BORTOLO La presenza di un ospizio per viandanti e pellegrini accuditi dalle premure umane e spirituali dei Domenicani. SAN COSMA Sfila con la figura di sant’Antonio di Padova, il santo vicino ai poveri, colui che affronta Ezzelino per liberare i prigionieri. SAN GIACOMO Col copioso gruppo di frati francescani, da secoli portatori di pace. SAN MARTINO Con il suo personaggio principale, lo Stupor Mundi, antesignano promotore di una visione pluriculturale dell’Europa. TORRE Seppur in contrasto con la figura “truce” di Ezzelino, porta serene figure di nobili e popolani industriosi in sfilata.

Monselice è ricca delle vestigia del suo passato medioevale. Rocche fortificate, palazzi imponenti e severi, cinte murarie e antichissime torri, suggeriscono quasi l’atmosfera di un medioevo fantastico e romantico. E’ ancora facile smarrirsi per le strade selciate della città e perdersi nel tempo. Così pare che si popoli ancora dei suoi protagonisti, come il poeta Francesco Petrarca che è stato canonico dell’Antica Pieve di Santa Giustina in Monselice, abitò in età senile nella vicina Arquà, dove si spense nel 1374. E’ Colui che oltre ad aver cantato le note «chiare fresche e dolci acque…» scrisse un’accorata implorazione di pace per i suoi tempi, ed ancora oggi, attuale più che mai, sembra dirci come allora: «I’ vo gridando: pace, pace, pace!».

(Comune di Monselice)