Halloween, Caraibi da paura con sole e abbronzatura assicurati per la festa più ‘scura’ dell’anno

(Adnkronos) – Halloween? Sono molti gli italiani che scelgono una vacanza al mare non vuole rinunciare all’abbronzatura nel periodo più ‘pauroso’ dell’anno. A dirlo Vamonos-Vacanze, il tour operator italiano specializzato in vacanze di gruppo, continua a registrare un boom di richieste per i ‘Viaggi di Halloween al caldo’ a Capo Verde (dal 28 ottobre al 5 novembre), Santo Domingo (dal 28 ottobre al 5 novembre), Sharm El Sheikh (dal 29 ottobre al 5 novembre) e Zanzibar (dal 24 ottobre al primo novembre).  

“Sharm El Sheikh – spiegano gli esperti di Vamonos-Vacanze.it – continua ad andare alla grande, perché è una meta che piace molto agli italiani ed è anche quella più a buon mercato. D’altra parte ben 8 italiani su 10 riconoscono l’essere abbronzati come sinonimo di salute. La cosiddetta sindrome da ‘tanning addiction’, la tanoressia può essere considerata una dispercezione corporea: chi è tanoressico non ritiene mai di essere sufficientemente abbronzato”.  

Fu nel 1920 Coco Chanel a riportare in auge l’abbronzatura, iniziando a consigliare a clienti ed amiche di prendere un po’ di colore per valorizzare meglio gli abiti della sua maison, con le sue collezioni dagli orli più corti che si ribellavano ai puritani valori vittoriani e rivalutavano ‘workwear’ e ‘sportwear’ come fonte di ispirazione. Così nel 1928 Jean Patou creò ‘Huile de Chaldée’, il primo olio abbronzante; e pochi anni dopo, nel 1935, Eugène Schueller sviluppò ‘Ambre solaire’, un olio che assorbiva i raggi uv permettendo di abbronzarsi 5 volte più velocemente del normale. E poi ancora nel 1946 esplose la ‘rivoluzione del bikini’ che oltre a liberare i corpi rendeva maggiormente necessario usare prodotti sia per favorire l’abbronzatura che, e soprattutto, per proteggersi dal sole.  

Nacque così il mercato dei prodotti auto-abbronzanti e delle lampade solari, per rispondere alla domanda di chi senza volare ai tropici volesse abbronzarsi anche d’inverno. 

“Un segmento – spiegano gli ideatori di Vamonos-Vacanze.it – che oggi è stimato valere 20 miliardi di euro. I millennial, soprattutto quelli nati a inizio degli Anni Ottanta, sono stati protagonisti e testimoni dell’ossessione per l’abbronzatura a tutti i costi, ottenute a volte utilizzando, con tecniche discutibili, miscele di prodotti ‘fai da te’ che includevano perfino la Coca Cola”. 

“Mentre – osservano – le generazioni più giovani gli ‘zillennial’ si trincerano invece nella crema solare ‘protezione 50’, molto più timorosi dei danni che il sole potrebbe loro procurare. Oggi, nel 2023, l’estetica vacanziera richiede una pelle sì abbronzata ma anche idratata e mai troppo scura”.  

(Adnkronos – Lavoro)

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