Venerdì 10 novembre 2023 si apre ufficialmente l’anno accademico 2023/2024 dell’Istituto superiore di Scienze religiose di Padova. Alle ore 16.30, nella sede della Facoltà teologica del Triveneto, il prof. Giuliano Zanchi, docente di Teologia all’Università Cattolica di Milano, terrà la prolusione dal titolo Fine del cristianesimo o della cristianità? Come interpretare la transizione.
Siamo di fronte a una transizione della cristianità in Europa e anche in Italia. Nelle chiese d’oltralpe e non solo, nelle riflessioni teologiche e nei dibattiti, si parla di “esodo”, di esculturazione, di fine della cristianità, di cambio d’epoca, di una società “senza chiesa e senza Dio”, motivate dalla diminuzione dei praticanti, del numero e dell’invecchiamento del clero, delle crisi interne alla chiesa (abusi, economia, sinodi…). Se da una parte la “chiesa brucia”, e non solo metaforicamente, se forse “siamo gli ultimi cristiani”, se è rilevato che “siamo gente di poca fede”… ci sono segnali per interpretare anche in modo diverso questo tempo.
Possiamo essere “rimessi in viaggio”, trovare dei germogli che indichino non la fine del cristianesimo ma della “cristianità”, cioè di un certo modo di essere cristiani, quello che ha caratterizzato il secondo millennio. Anche le divisioni tra cristiani e la lotta armata tra appartenenti a diverse confessioni come sta avvenendo in Europa, sono forse un “segno dei tempi” che puntualizzano una purificazione da compiere e una svolta da operare perché il cristianesimo (e a ruota la chiesa) possa ritrovare la sua verità d’essere nel vangelo di Cristo.
La relazione del prof. Zanchi sarà preceduta dal saluto del preside della Facoltà don Andrea Toniolo e dall’introduzione del direttore dell’Istituto don Livio Tonello.
Dopo la prolusione, ci sarà un intervento del prof. Gaudenzio Zambon, che diventa docente emerito. A margine del corso di Teologia della evangelizzazione, che ha proposto nel biennio di specializzazione, Zambon aprirà una finestra sulla realtà del cristianesimo mondiale, dove i segni di presenza sono più evidenti e più promettenti rispetto al vecchio continente.
Al termine, intervento del vescovo di Padova mons. Claudio Cipolla e consegna dei titoli accademici ai diplomati nell’anno 2022-2023.
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