Comune di Padova: l’assessora Benciolini incontra Ance sul tema dell’emergenza abitativa

Incontro proficuo e cordiale tra la presidente di Ance Padova, Monica Grosselle e l’assessora alle politiche abitative del Comune di Padova, Francesca Benciolini.
I temi affrontati sono stati molti: dallo scenario delle costruzioni e dell’immobiliare – tra l’altro in un periodo di frenata come constatato anche dal Fondo monetario internazionale – alla situazione abitativa padovana.
L’assessora Francesca Benciolini ha parlato dell’emergenza casa che la città vive a seguito del progressivo invecchiamento delle famiglie, che finiscono molto spesso per ridursi ad una sola persona, per di più anziana, e con difficoltà di sostentamento e di mobilità. “Serve una concezione nuova dell’abitare in città – ha dichiarato Grosselle – e anche Ance condivide interventi di rigenerazione urbana incentrati sulla persona e non basati su idee astratte o teoriche”.

Ho voluto incontrare Ance – ha detto l’assessore alle politiche abitative Francesca Benciolini – perché sono uno degli attori più importanti quando parliamo di abitazioni in città, per due ragioni: la prima, voglio conoscere il punto di vista di tutti i soggetti che, a vario titolo, si occupano di casa e del tema dell’abitare; la seconda perché ritengo che la soluzione all’emergenza abitativa che, con ogni evidenza riguarda anche la nostra città si possa trovare solo con un lavoro di squadra, ognuno per la propria parte.  E’ stato un confronto interessante che mi ha permesso di approfondire alcuni aspetti tecnici e di raccogliere alcune considerazioni di Ance sulle quali ragionare assieme. I nodi da risolvere sono molti ma due sono quelli più evidenti.  La necessità di alloggi in affitto a canoni compatibili con i redditi, purtroppo bassi di tanti lavoratori, un ambito che riguarda sia gli alloggi Erp, sia quelli sul libero mercato e il dovere, come città, di assicurare un alloggio alle decine di migliaia di studenti universitari che vengono da  fuori Padova. Bisogna essere pragmatici e pensare anche in modo innovativo, come le esperienze di hotel riconvertiti a studentati ad Abano ci insegnano”. 

In città su 1658 totali ci sono 366 alloggi sfitti di proprietà pubblica. L’Ater dispone di altri circa 3.800 alloggi. Ma una quota di questi alloggi necessita di interventi e per questo l’Ance è disponibile a divulgare tra i soci l’informazione e a valutare qualsiasi attività l’Amministrazione necessiti per aiutare a intervenire per le ristrutturazioni. Anche se i costruttori padovani hanno sottolineato la necessità di pensare non solamente alle ristrutturazioni dell’esistente, che comunque rimane datato, ma di valutare anche costruzioni di nuovi fabbricati, sia pure con standard urbanistici ridotti, per abbattere i costi di costruzione e farli rientrare nell’ambito di programmi di social housing..  

E’ stata anche affrontata la prospettiva degli studentati per dare alloggi accessibili agli studenti fuori sede, ma Grosselle, pur dando la massima disponibilità, ha illustrato all’assessore le difficoltà delle imprese nell’affiancamento all’iniziativa pubblica a causa dei continui rincari del costo delle materie prime e dell’innalzamento dei tassi di interesse da parte della Bce che rendono difficoltoso l’accesso al credito. 

Incontro molto utile – ha osservato la presidente Grosselle – per avviare un ragionamento nell’ottica di interventi pubblico-privato e per accrescere la vivibilità e sostenibilità urbana. Questo approccio diretto tra Amministrazione comunale e Ance, sono sicura, porterà a una condivisione di obiettivi, dal basso, perché la città è di tutti noi e solo con la reciproca fiducia e collaborazione possiamo trovare soluzioni adeguate e sostenibili. Il settore delle costruzioni in due anni, 2021-2022, ha contribuito per il 50% alla crescita dell’11% del Pil totale del biennio. Le previsioni per il 2023 sono di un andamento positivo per gli investimenti in costruzioni, anche se in forte rallentamento rispetto alla straordinaria crescita del settore negli anni 2021 e 2022. Far atterrare concretamente sul campo gli investimenti e realizzarli nei tempi previsti – ha concluso Grosselle – è una grande sfida che riguarda la Pubblica Amministrazione, ma anche le imprese che sono chiamate a far fronte ad una domanda elevata da soddisfare in pochissimo tempo. Manca in Italia un piano per la casa che risponda ai nuovi modelli familiari e sociali, che sia in grado di intervenire ai vari livelli con soluzioni adeguate alle esigenze con le regole attuali. Quelle esistenti risalgono al dopoguerra, per questo è necessaria una nuova legge urbanistica nazionale e interventi regionali che permettano a livello territoriale nuove politiche abitative, di sviluppo urbano e di rigenerazione.” 

Con la presidente Grosselle c’erano i consiglieri di Ance Padova, Giacomo Cavagnis, e Giovanni Prearo oltre al direttore Leonardo Pesadori.

(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)