Usa, la Commissione sulle comunicazioni vota per il ritorno alla neutralità della Rete

La maggioranza dei commissari della Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha recentemente espresso il proprio sostegno al ripristino delle regole sulla neutralità della rete, precedentemente abolite nel 2017 durante l’amministrazione Trump. La proposta, che ora passa allo scrutinio pubblico, prevede anche che la FCC assuma un ruolo di supervisione regolamentare sull’accesso a Internet a banda larga. La FCC ha diffuso una bozza di proposta che richiede commenti sulla classificazione dei servizi internet a banda larga fisso e mobile come “servizi di telecomunicazione” essenziali, ai sensi del Titolo II del Communications Act. Prima dell’era Trump, l’amministrazione del presidente Barack Obama aveva implementato regole che impedivano ai fornitori di servizi internet di bloccare o rallentare il traffico o di offrire corsie veloci a pagamento. Il presidente attuale, Joe Biden, ha sempre mostrato un forte interesse nel ripristinare la neutralità della rete, ma è stato impedito per diversi anni a causa di un punto morto di 2-2 tra i commissari. A maggio, Biden ha nominato Anna Gomez, ex esecutiva dell’Amministrazione nazionale delle telecomunicazioni e dell’informazione (NTIA), come quinta commissaria, garantendo così la maggioranza ai democratici.

Il voto durante l’amministrazione Trump è stato di 3-2 lungo le linee di partito, e questa tendenza è continuata nell’ultimo voto, con i commissari democratici Jessica Rosenworcel, attuale presidente, e i commissari Geoffrey Starks e Anna Gomez che hanno votato a favore del ripristino della neutralità della rete, mentre i commissari repubblicani Brendan Carr e Nathan Simington si sono opposti. “Al giorno d’oggi, non esiste un organo esperto che garantisca che internet sia veloce, aperto e giusto”, ha affermato Rosenworcel. Ha condannato la decisione del 2017 di abolire la neutralità della rete, affermando che questa scelta ha messo l’agenzia dalla parte sbagliata della storia, della legge e dell’opinione pubblica americana. Prima del voto, il repubblicano Carr ha ribadito l’opposizione al ritorno alla neutralità della rete, sostenendo che “le velocità di banda larga negli Stati Uniti sono aumentate, i prezzi sono diminuiti, la concorrenza è aumentata e nuove costruzioni di reti a banda larga hanno permesso a milioni di americani di superare il digital divide”.