Abodi “Scommesse? Non ci sia omertà e si affronti il problema”

ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna fare in modo che esca quello che deve uscire, che non ci sia omertà e si affronti il problema di petto. Bisogna fare in modo che si capisca il danno procurato, non solo in termini di reputazione del singolo calciatore, del club o della Lega ma anche verso lo stato d’animo dei tifosi che provano dispiacere, tradimento, amarezza. E’ questo il dato più grave”. Così Andrea Abodi, ministro dello Sport, ai microfoni di “24 Mattino” su Radio24 in merito alla vicenda delle scommesse illecite nel calcio. “Il giocatore è un punto di riferimento, un esempio, e l’effetto prodotto culturalmente può essere devastante – sottolinea ancora Abodi – Poi le regole ci sono, i calciatori sanno che non possono scommettere, e in questo caso oltre a violare un divieto si alimenta un’economia criminale che va contrastata. Ecco perchè stiamo pensando a una carta dei doveri per mettere le persone davanti alle proprie responsabilità perchè i contratti dei professionisti si concentrano sui diritti e poco evidenziano i doveri”. Sul fatto che i calciatori coinvolti possano essere esclusi dai prossimi Europei, Abodi aggiunge: “Io non credo alle sanzioni esemplari ma a quelle giuste, ci sono delle norme e basta applicarle”. Perplesso dalla presenza di Fabrizio Corona negli studi Rai dove dovrebbe fare i nomi di altri giocatori coinvolti (“A me sembra paradossale che un personaggio del genere possa diventare un portavoce di istituzioni. C’è un segreto istruttorio, penso che siamo andati un pò oltre”), per il ministro chiedere le dimissioni di Gravina da presidente della Figc “penso che in questo momento sia una richiesta per distrarre. La Figc è responsabile del sistema ma ha fatto corsi di formazione per ragazzi di ogni età. Ci sono poi le responsabilità delle leghe che non sempre fanno tutto quello che dovrebbero fare in termini di formazione, e poi le responsabilità dei club e individuale”.
Altro tema attuale è quello delle infrastrutture, da Euro2032 assegnato a Italia e Turchia (“L’Italia è molto indietro rispetto alla Turchia. Abbiamo tempo fino al 2026 per scegliere i 5 stadi ma mi auguro che questa possibilità dia la scossa per iniziare una riscossa in termini infrastrutturali”) al caso della pista da bob di Cortina, progetto definitivamente accantonato. “Non potevamo aggiungere altri 60 milioni agli 80-85 già previsti, ci sembrava inopportuno, è una decisione di responsabilità. Quella ora di dove andare a fare le gare di bob, skeleton e slittino non spetta al governo ma alla Fondazione Milano-Cortina in accordo col Cio. Avevamo una pista a Cesana, costruita per Torino 2006, costata 110 milioni e dismessa ormai da quasi 12 anni per ragioni oggettive: difficoltà di gestione, posizionamento della pista e altre questioni tecniche – ha poi ricordato Abodi – Poi c’è il presidente della Regione (Piemonte, Alberto Cirio, ndr) che fa valere le esigenze del territorio e vuole dimostrare di essere in grado di finanziare la riqualificazione ma non basta solo quello. Mi auguro che possa dimostrare la possibilità di realizzarla nei tempi sperati perchè fra un anno e pochissimi mesi ci dovranno essere necessariamente dei test event, questo è un dato oggettivo”.
– foto agenziafotogramma.it –
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