Vajont: Mattarella, ‘riconciliarsi con natura che ci ospita’

Longarone (Bl), 9 ott. (Adnkronos) – “Sui luoghi della tragedia, il giorno dopo svettava, solitario, a Pirago, il campanile della chiesa di san Tomaso apostolo. Il tempo non diluisce il dolore, ma quel campanile, oggi restaurato, appare, nella sua solitudine, quasi simbolo della resilienza di questi luoghi e della sua gente. Gente di paesi che, come ha ricordato il sindaco Padrin, hanno voluto tornare alla vita. Come hanno sottolineato, con ammirazione, anche i presidenti Fedriga e Zaia. Di chi -insieme allo strazio della perdita dei propri cari, della propria casa, dei propri averi– si è trovato di fronte a una scelta angosciante: andarsene o ‘resistere'”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia per la commemorazione del 60/mo anniversario del disastro del Vajont.
“Esperienze -ha ricordato il Capo dello Stato- che ritroviamo nei dialoghi di un sopravvissuto di Erto, Mauro Corona, nel suo ‘Quelli del dopo’. Quel che li ha guidati -e che deve muoverci- è l’ansia di riconciliarci con il mondo che ci ospita, con la natura e l’ambiente in cui siamo immersi. Perché i disastri cambiano i luoghi ma il futuro delle loro popolazioni dipende anche dalla resistenza di coloro che, come i valligiani di questi luoghi, non hanno ritenuto di arrendersi”.

(Adnkronos)