IL TREVIGIANO MARCO DE ZOTTI ENTRA NELLA SQUADRA NAZIONALE DEI GIOVANI AGRICOLTORI DI COLDIRETTI

IL TREVIGIANO MARCO DE ZOTTI ENTRA NELLA SQUADRA NAZIONALE DEI GIOVANI AGRICOLTORI DI COLDIRETTI

Un Veneto tra gli otto rappresentanti regionali del comitato esecutivo

Un orgoglio per Coldiretti Treviso vedere il proprio delegato di Giovani Impresa Treviso entrare a far parte del board nazionale degli under 35 di Coldiretti.

Marco De Zotti, 27 anni, titolare dell’azienda ortofrutticola “Il frutteto del Palù” a Bibano di Godega (Tv) dove coltiva una decina di ettari e trasforma i prodotti in confetture e succhi, oltre ad essere delegato di Giovani Impresa Treviso è anche delegato regionale:

“Ora giunge anche l’incarico nazionale a dimostrazione di un impegno prolungato di Marca profuso non solo per le giovani imprese trevigiane e venete – sottolinea Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso – In questi giorni la delegazione dei giovani agricoltori veneti ha partecipato all’assemblea nazionale convocata per procedere all’elezione del nuovo presidente del movimento giovanile. A prendere le redini degli under 35 di Coldiretti è il calabrese Enrico Parisi, 31 anni, di Rossano Calabro in provincia di Cosenza, titolare di un’azienda di famiglia dove coltiva ulivi e produce olio di oliva biologico. Nella squadra dell’esecutivo entra come detto il veneto Marco De Zotti, frutticoltore trevigiano e delegato regionale, forte di un gruppo coeso impegnato in un programma progettuale dedicato a dare impulso alle imprese condotte dagli under 35 che in campagna trovano l’ambiente ideale per intraprendere le proprie scelte professionali e di vita.  L’impegno del trevigiano si concentrerà anche nelle opportunità offerte dai bandi del Complemento di Sviluppo Rurale con le novità per l’accesso ai finanziamenti europei per il primo insediamento”.  

“Anche questo strumento – ricorda De Zotti – ha contribuito a far crescere le imprese agricole di nuova generazione in contro tendenza rispetto agli altri settori che segnano valori negativi.  In cinque anni sono 3500 domande presentate. Chi ricorre a queste risorse, investendo comunque i propri risparmi, ha un diploma oppure una laurea e pur rispettando l’indirizzo agronomico tradizionale apporta tecnologia e innovazione abbinando al percorso imprenditoriale passioni ed attitudini personali. L’agricoltura si conferma così un settore dinamico che si interfaccia con le esigenze dei cittadini consumatori, per la difesa del suolo e la produzione di cibo sano”.

(Coldiretti Padova)