Scuola: più pratica e meno teoria

Roma, 2 ott. Cosa pensano gli italiani della scuola? Dal recente sondaggio condotto da Swg “Gli italiani e la scuola. Percezioni e aspettative all’inizio del nuovo anno scolastico”, emergono interessanti tendenze. Prima di tutto, la necessità di una formazione che non sia fondata soltanto sulle nozioni, dunque sulla teoria, ma che conceda più spazio alla pratica e alle esperienze dirette, specie in ottica di avvicinamento al mondo del lavoro. Inoltre, da più parti viene sottolineata l’importanza di percorsi di studio personalizzati e di esperienze culturali all’estero. La ricerca, condotta su un campione rappresentativo di circa 800 persone adulte, ha sottolineato prima di tutto la richiesta di un legame più stretto tra scuola e preparazione professionale, con particolare riferimento alla formazione tecnica. Proprio in tema di preparazione tecnica, il 39% del campione ha espresso la necessità di introdurre una riforma ad hoc che permetta di adeguare la formazione tecnica alle mutate esigenze della società e del mondo del lavoro, ad esempio in tema di tecnologie digitali e nuove professioni.
Entrando nel dettaglio della ricerca, secondo gli italiani la scuola del futuro dovrebbe dare molto più spazio alle attività pratiche e di laboratorio, che rappresentano al meglio il lato pratico e sperimentale della parte teorica della formazione. Attività di laboratorio che, dunque, permetterebbero agli studenti di avvicinarsi maggiormente alla dimensione lavorativa. Non solo. Particolare attenzione, secondo gli interpellati, dovrebbe essere dedicata alla messa a punto di percorsi di studio personalizzati per far emergere le singole peculiarità di ciascuno studente. A tale proposito, per l’82% del campione sarebbe necessaria nella scuola una maggiore presenza di docenti o meglio ancora di tutor, che, di concerto con l’intero corpo insegnanti, contribuiscano alla messa a punto di programmi educativi elaborati sulla base delle singole potenzialità degli studenti. L’80% degli intervistati, inoltre, pone l’accento sull’importanza per gli studenti di poter effettuare esperienze di scambio e stage all’estero, in ottica di ampliamento delle proprie prospettive culturali e delle opportunità formative e professionali, indispensabili per affrontare le sfide di una società e di un mondo del lavoro sempre più globalizzati.

(Adnkronos)