Alla Fiera di Conselve Coldiretti brinda con i sindaci alla legge contro il falso Made in Italy

Alla Fiera di Conselve Coldiretti brinda con i sindaci alla legge contro il falso Made in Italy

Un brindisi con i sindaci e gli amministratori del territorio ha salutato, alla Fiera di Sant’Agostino a Conselve, la pubblicazione della legge che finalmente si oppone agli inganni del falso made in Italy e tutela le produzioni qualità del territorio. Durante la kermesse conselvana che vede l’agricoltura in primo piano e ben rappresentata da una pattuglia di cinquanta espositori al Villaggio Fiera, Coldiretti Padova ha incontrato i sindaci del territorio per fare il punto sullo stato del settore primario, una delle principali voci economiche della zona, sorretta da una radicata tradizione. E proprio la varietà e l’alto numero di espositori in Fiera, che hanno accolto con entusiasmo l’invito di Coldiretti a farsi ambasciatori dell’agricoltura locale, danno l’idea di cosa è in grado di offrire l’agricoltura del territorio.

“L’agricoltura è la storia ma anche il futuro del Conselvano – afferma Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova – e sono oltre  1.900 le aziende agricole impegnate nei principali settori. Ricordiamo il vino, ma anche i seminativi, dal mais al alla soia, l’ortofrutta e l’allevamento, con una produzione di carni di assoluta qualità, per un fatturato complessivo che nel Conselvano supera il centinaio di milioni di euro. Negli ultimi decenni l’attività agricola ha affrontato la sfida dell’innovazione e si è confrontata anche con mercati sempre più ampi e globalizzati. Ma il successo della “made in Italy” agroalimentare grazie al profondo legame con il territorio e alla qualità è minacciato dai falsi prodotti tricolore che dilagano nei cinque continenti”.

Lorin insieme al direttore di Coldiretti Padova Giovanni Roncalli e ai dirigenti dell’associazione hanno sottolineato queste potenzialità ma anche le problematiche ai sindaci e amministratori del Conselvano che hanno fatto visita allo stand: oltre al primo cittadino di Conselve Umberto Perilli c’erano i sindaci o gli assessori di Anguillara Veneta, Bagnoli, Cartura, Candiana, Terrassa Padovana, Arzergrande, consiglieri provinciali e altri esponenti istituzionali. Agli amministratori i vertici di Coldiretti Padova hanno chiesto sostegno e collaborazione nella difesa della tipicità agroalimentare. Un passo in avanti sulla difesa del “made in Italy”, ha sottolineato Lorin, viene dalla pubblicazione della legge 102 del 24 luglio 2023 sulle modifiche al codice della proprietà industriale. La norma sancisce il divieto di registrazione di marchi evocativi dei segni evocativi, usurpativi o imitativi di indicazioni geografiche e di denominazioni di origine protette in base alla normativa statale o dell’Unione Europea.

“Il mercato dell’agroalimentare made in Italy – aggiunge Lorin – è cresciuto nell’ultimo anno del 6,1% e comprende oltre alle certificazioni di origine Doc/Docg e Dop/Igp, i prodotti con bandiera italiana, con le scritte prodotto in Italia o 100% italiano grazie all’impegno della Coldiretti in Italia ed in Europa che ha portato all’obbligo di indicare l’origine in etichetta per un numero crescente di prodotti, dalla pasta al riso, dal latte ai formaggi, dalla carne ai salumi. La nostra provincia ha registrato lo scorso anno significativo balzo in avanti delle esportazioni, tuttavia anche i prodotti del nostro territorio venduti all’estero si misurano con questa situazione che sfrutta il tricolore da un lato e penalizza gli autentici prodotti italiani dall’altro. Per queste ragioni risulta così importante nel provvedimento l’attribuzione al Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste della competenza di valutazione del carattere usurpativo, imitativo o evocativo di marchi che contengano riferimenti geografici. Si tratta di una sorta di esame preliminare di ammissibilità della domanda di registrazione dei segni distintivi del made in Italy. E ugualmente rilevante è il potere di opposizione riconosciuto all’Amministrazione nei confronti della registrazione di marchi ingannevoli di alimenti e vini facendo valere la tutela nei confronti dell’ufficio brevetti e marchi quando le denominazioni di origine o le indicazioni geografiche non siano tutelate dal consorzio di riferimento.

Il primato italiano nella qualità e nella sicurezza alimentare conquistato grazie all’impegno degli agricoltori – conclude il presidente di Coldiretti Padova – e ad una attività di controllo senza uguali nel mondo va difeso di quanti cercano di sfruttare impropriamente il valore aggiunto creato con l’inganno. In questi dieci giorni di Fiera proprio a Conselve migliaia di persone hanno potuto conoscere da vicino il valore della nostra agricoltura, da difendere e tutelare”.

(Coldiretti Padova)