Salute, dermatologi: “Pelle più esposta ai raggi solari, mappate i nei dopo le vacanze”

(Adnkronos) – “Premesso che i nei vanno tenuti sotto controllo tutto l’anno, va detto che con la bella stagione ritorna una maggiore esposizione della pelle ai raggi solari. Di conseguenza è più facile notare sulla nostra cute nei o lesioni pigmentarie che durante l’inverno erano rimasti nascosti e non avevamo mai visto o che non ricordavamo avessero quel tipo di caratteristiche morfologiche. Quindi, al rientro dalle vacanze è bene sottoporsi alla mappatura dei nei se non lo si è fatto prima”. Lo afferma all’Adnkronos Salute Giuseppe Argenziano, presidente della Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse (Sidemast), secondo cui “la prevenzione, in questo come in molti altri casi, può fare la differenza”. 

L’esposizione ai raggi solari durante le ore più calde e senza le adeguate protezioni con filtri solari, potrebbe incidere sullo sviluppo dei nei e lesioni, in particolare “se si ha la pelle chiara e si è soggetti ad ustioni” sottolinea Argenziano che è professore ordinario di Dermatologia all’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’. Ecco perché ogni anno, dopo la stagione estiva, si consiglia un controllo dal dermatologo. “La mappatura dei nei va eseguita periodicamente, almeno una volta l’anno – raccomanda – ma non necessariamente alla vigilia della bella stagione. Il consiglio è di farsi visitare dallo specialista dermatologo nell’arco dei 12 mesi. Dopo l’estate, se c’è stata un’ustione della pelle o un’infezione legata a fattori traumatici è bene non esitare e sottoporsi a controllo”.  

Con pelle scura o chiara, non fa differenza, chi ha molti nei “deve prestare la massima attenzione – mette in guardia il presidente di Sidemast – esponendosi ai raggi solari al mattino presto e non oltre le 11 e al pomeriggio dopo le 17, gli orari canonici dei bambini, applicando la protezione solare più adatta al proprio fototipo”. Ma quando è necessaria la mappatura dei nei? “Se si hanno molti nei, se uno o più di essi hanno un diametro superiore ai 6 mm, se si è notata la comparsa di nuovi nei – chiosa Argenziano – E ancora: se ci si accorge che un vecchio neo si modifica, se si ha familiarità con neoplasie cutanee, se si hanno nevi congeniti giganti e se si notano modificazioni dei nei in gravidanza”. 

(Adnkronos – Salute)

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