CRISI GRANCHIO BLU: COLDIRETTI SCRIVE AL MINISTRO LOLLOBRIGIDA

CRISI GRANCHIO BLU: COLDIRETTI SCRIVE AL MINISTRO LOLLOBRIGIDA

Salvan, Coldiretti Rovigo “Questa è una calamità,  c’è la necessità di un intervento urgente”.

Il granchio blu è diventata una emergenza: Coldiretti lo ha scritto al ministro Lollobrigida. Nel testo, l’associazione di categoria, spiega che si tratta di una vera invasione. In questi giorni tra gli addetti ai lavori, passano le immagini delle scene di pesca che mostrano il numero spaventoso di granchi presenti nel nostro ecosistema lagunare e di pesca.

Questi granchi che presentano sfumature blu, nome scientifico Callinectes sapidus, sono arrivati nel Delta del Po qualche anno fa e la proliferazione è stata veloce e inarrestabile. Un monitoraggio, eseguito con nasse posizionate sui fondali, è stato fatto dai pescatori con Coldiretti e gli esiti sono stati pesanti, sono migliaia i granchi che vengono prelevati dai fondali per cercare di salvare l’ecosistema.

“Sentendo i pescatori – racconta Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Rovigo -e guardando i video realizzati per spiegare quanto sta accadendo, possiamo affermare che sui fondali lagunari ci sia un tappeto di questa tipologia di granchi per i quali ancora non è stata definita con certezza la modalità di arrivo, ma quel che è certo è che stanno assalendo indisturbati l’Adriatico”.

“La specie invasiva del granchio blu sta procurando problemi incalcolabili negli ambienti di pesca – commenta il presidente di Coldiretti Rovigo -: sta danneggiando la biodiversità di un ambiente di lavoro, ma anche di un ambiente naturale di pregio. Questo granchio è un predatore, mangia tutto quello che trova e la sua presenza è ormai arrivata anche nel fiume Po. I granchi variano di misura, possono arrivare anche a 1 chilogrammo, ma il fattore più preoccupante è questa specie non autoctona si è stabilita da tempo nel nostro territorio lagunare. Inoltre, il granchio è ormai stabile nelle lagune dove si trovano le nursery di vongole veraci, stanno decimando quindi la produzione futura, oltre a far sparire il prodotto che sarebbe stato pronto per la raccolta e vendita. Nella sua dieta si annovera tutto quello che prima faceva parte dell’ecosistema deltizio, dai mitili ai pesci. Si infilano nelle reti, rompendole, procurando anche danni consistenti ai pescatori”.

Non solo vongole nella dieta del granchio blu, ma anche pesci e altri molluschi, un killer che si sta appropriando del nostro ambiente. “Il problema è stato trasferito ai vertici di Coldiretti nazionale che immediatamente hanno accolto l’istanza e chiesto un incontro urgente al ministro Francesco Lollobridiga – conclude Salvan – per affrontare questa crisi. Nella sua missiva Coldiretti ha interpellato anche Stafano Scalera, capodipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica e Francesco Saverio Abate, direttore generale della pesca e dell’acquacoltura per spiegare quanto sta accadendo. Sono migliaia i polesani che ogni giorno vivono di attività di pesca, a questi si aggiungono i veneziani che condividono il flagello con noi dell’arrivo del granchio blu”.

(Coldiretti Padova)