Servizio Civile Universale: l’accreditamento degli Enti di Accoglienza

Fino al 31 ottobre 2023 è possibile presentare al Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale un’istanza di accreditamento all’Albo degli enti di servizio civile universale (SCU). L’accreditamento è necessario per presentare progetti di SCU e accogliere volontari nelle proprie sedi.

I requisiti

Possono iscriversi all’Albo sia soggetti pubblici che privati che soddisfano i requisiti giuridici, strutturali e organizzativi.

Tra i soggetti pubblici rientrano tutte le amministrazioni elencate nel decreto legislativo n. 165 del 2001, ad eccezione delle Regioni e delle Province Autonome. Tra i soggetti privati rientrano le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le associazioni riconosciute o non riconosciute, le fondazioni, gli enti di carattere privato senza scopo di lucro e gli enti religiosi civilmente riconosciuti che svolgono attività di interesse generale.

L’iscrizione può essere individuale (ente Titolare) o associata (ente di accoglienza).

Il Centro Servizi Padova e Rovigo Solidale ODV offre servizi di informazione, consulenza e supporto per l’accreditamento come ente di accoglienza nel servizio civile universale.

Gli enti di accoglienza devono soddisfare diversi requisiti, tra cui l’assenza di scopo di lucro, il corrispondere dei propri fini istituzionali alle finalità del servizio civile universale, lo svolgimento di un’attività continuativa nel settore di intervento richiesto per almeno tre anni, l’assunzione di impegni relativi all’iscrizione all’Albo SCU e alla gestione dei programmi di intervento e dei relativi progetti, il possesso di un indirizzo email e di un sito web completo con tutte le informazioni sull’ente.

È richiesta anche la sottoscrizione di una “Carta di impegno etico” che sancisce i valori costituzionali ed etici del servizio civile universale e l’impegno ad attuare le attività coerentemente con tali valori.

Gli enti di accoglienza devono inoltre mettere a disposizione almeno una sede che rispetti i requisiti di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e sia dotata del personale e delle attrezzature necessarie per le attività del servizio civile.

La documentazione necessaria

Per ottenere l’accreditamento come ente di accoglienza nel servizio civile universale, è necessario presentare la seguente documentazione:

  • Copia dell’atto costitutivo e dello statuto dell’ente (per enti privati) o l’atto di riconoscimento della personalità giuridica da parte dello Stato (per le forme associative degli enti locali).
  • Copia della delibera dell’organo di governo che esprime la volontà di iscriversi nell’Albo SCU (solo per enti pubblici).
  • Carta di impegno etico firmata dal Rappresentante Legale dell’ente.
  • Dichiarazione di impegno firmata sia dall’ente Titolare che dall’ente di accoglienza.
  • Relazione dettagliata che descrive l’attività svolta nel settore (o nei settori) per cui si richiede l’iscrizione. La relazione deve essere redatta su carta intestata, rispettando le disposizioni del DPR n. 445 del 2000, e firmata dal Rappresentante Legale.
  • Dichiarazione firmata dal Rappresentante Legale che fornisce informazioni sulla sede (o sedi) di attuazione, compresi l’indirizzo, la sostenibilità in relazione al numero di volontari necessari, l’adeguatezza degli spazi, dei servizi, degli strumenti e delle attrezzature presenti. La sede deve essere conforme alle norme sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro secondo il decreto legislativo n. 81 del 2008 e successive modifiche.
  • Dati anagrafici (incluso il codice fiscale e l’indirizzo di residenza) dei membri degli organi sociali dell’ente, al fine di consentire al
  • Dipartimento di effettuare un controllo presso la Banca Dati Nazionale Antimafia del Ministero dell’Interno per verificare l’esistenza di misure interdittive antimafia (solo per enti privati).

Il processo di iscrizione

Il processo di iscrizione come ente di accoglienza nel servizio civile universale segue le regole previste dalla legge n. 241 del 1990 e successive modifiche. Il Dipartimento comunica l’inizio del processo entro 30 giorni dalla presentazione della domanda, che deve essere inviata in formato digitale.

Se il Dipartimento rileva la mancanza di requisiti, comunica il motivo del rifiuto entro i tempi previsti. L’ente ha 10 giorni per inviare osservazioni in risposta alle contestazioni. Il procedimento riprende dalla data di invio delle osservazioni.

Se durante l’esame della domanda il Dipartimento nota la mancanza di documenti, può richiederli all’ente, che ha 30 giorni di tempo per fornirli. Durante questa fase, i tempi del processo sono sospesi.

Per gli enti privati, l’iscrizione è possibile solo dopo un controllo dell’antimafia. Se vengono segnalate misure interdittive secondo il decreto legislativo n. 159 del 2011, o se la segnalazione arriva dopo l’iscrizione, la richiesta di iscrizione viene respinta.

Per ulteriori informazioni, è possibile richiedere una consulenza attraverso l’area riservata del sito del CSV di Padova e Rovigo o scrivendo a [email protected].

(CSV di Padova)