Oscar Green 2023, premiato il padovano Marco Prosdocimi, il salvatore delle ciliegie

Oscar Green 2023, premiato il padovano Marco Prosdocimi, il salvatore delle ciliegie

E’ Marco Prosdocimi, 34 anni, di Santa Giustina in Colle, l’imprenditore agricolo finalista veneto del concorso Oscar Green ideato da Coldiretti per premiare le idee vincenti in agricoltura. A convincere la giuria la sua passione per le ciliegie, o meglio, “sarese”, il termine veneto per indicare il popolare frutto. La scorsa primavera ha salvato il raccolto dal gelo ideando delle speciali stufe da mettere tra i filari. Il giovane imprenditore agricolo dell’alta Padovana è stato premiato per la categoria “Custodi d’Italia” oggi a Cavallino Treporti dal Presidente del Veneto Luca Zaia intervenuto alla finale regionale del concorso Oscar Green Coldiretti. Per la provincia di Padova hanno partecipato sette giovani agricoltori accompagnati dal presidente Roberto Lorin e dal direttore Giovanni Roncalli.

Nella sua azienda Prosdi, a Santa Giustina in Colle, Marco Prosdocimi coltiva una varietà di pregio di ciliegie, con una particolare attenzione all’ambiente. Le grosse, dolci e succose ciliegie vengono destinate ai prodotti dell’azienda: la confettura extra e le “sarèse” al liquore. La confettura contiene l’85% di ciliegie, un pieno di energia e bontà.

Non si butta nulla delle ciliegie: anche i noccioli vengono utilizzati per realizzare gli speciali cuscini che garantiscono benessere a portata di mano. “La qualità è un imperativo, – spiega Marco Prosdocimi – lungo tutta la filiera, con una particolare attenzione all’ambiente e l’uso di imballaggi riciclabili al cento per cento. La composizione del terreno e il clima favorevoli permettono ai ciliegi di crescere rigogliosi, seguendo il protocollo di difesa integrata dell’ambiente, con una particolare attenzione alle api, instancabili alleate”.

Per preservare le ciliegie dal rischio delle gelate tardive Marco ha ideato e costruito delle originali torce da colorare in mezzo ai filari nei giorni di primavera in cui la temperatura scende bruscamente. “La raccolta avviene a mano e tutte le fasi di trasformazione sono scrupolosamente monitorate, in modo da preservare il profumo e il sapore delle ciliegie”, conclude il giovane imprenditore.

A Prosdocimi le congratulazioni del presidente di Coldiretti Padova Roberto Lorin: “L’impegno e la creatività di Marco e di tutti gli altri giovani finalisti dalla nostra provincia sono il valore aggiunto della nostra agricoltura e la garanzia di un futuro per tutto il nostro settore.  Questi giovani hanno deciso di lanciare il cuore oltre l’ostacolo con questi progetti imprenditoriali, a loro va il nostro plauso e il pieno sostegno”.

Questi gli altri giovani agricoltori padovani che hanno partecipato all’edizione 2023 di Oscar Green: Valerio Crivellaro di Borgo Veneto con l’agrigelato dal latte del suo allevamento; Alessia Parisatto di Baone con la birra agricola “la Maserina”; Alen Caltarossa di Codevigo con il “grillpark”, l’area verde attrezzata per pic-nic e grigliate con la carne a km zero delle aziende del posto e ora anche con un vasto ulivetoda 10 ettari; Maria Gavrilita di Campo San Martino per il suo originale allevamento di lumache e il nuovo lavandeto; Matteo Marini, l’ingegnere di Cittadella che la scelto di prendere il testimone nella gestione della malga Dosso di Sotto sull’Altopiano di Asiago amata da Ermanno Olmi, che vi ha girato “Torneranno i prati” e Mario Rigoni Stern; Elisabetta Taverna di Piazzola sul Brenta, promessa del calcio femminile che ha scelto di dedicarsi all’agricoltura legata al territorio.

Oggi alla finale regionale a Cavallino con i 50 partecipanti c’erano tutti i presidenti provinciali di Coldiretti Veneto con il direttore regionale Marina Montedoro, il Sindaco di Cavallino Tre Porti Roberta Nesto e la delegata nazionale di Giovani Impresa Veronica Barbati.

“La nuova generazione degli agricoltori veneti testimonia una grande determinazione per il lavoro dei campi – ha detto il delegato degli under 30 Marco De Zotti –  Lo spaccato fornito dai concorrenti  rispecchia il quadro regionale con la conduzione delle aziende agricole affidata a neo laureati che rispettando l’indirizzo agronomico tradizionale apportano al sistema aziendale sia tecnologia che le proprie passioni e attitudini, rivelando cosi un settore che favorisce la realizzazione personale. Secondo i dati elaborati sulla base del PSR (Programma di Sviluppo Rurale) sono 3.500 le domande di primo insediamento presentate, delle quali il 75% sono state ammesse; quindi saranno 2500 i giovani che potranno beneficiare del premio di primo insediamento. Si prevede una spesa media di 100mila euro che una stima della spesa avviata dai giovani finanziati vicina ai 250milioni di euro; di questi la metà hanno già portato a termine l’investimento. Dalle donne arriva un segno importante il 38% dei primi insediamenti è a titolarità femminile con le migliori espressioni della multifunzionalità agricola. Quello dell’agricoltore non è un mestiere che si improvvisa ma è sicuramente un lavoro moderno che attraverso l’energia delle schiere giovanili conserva il suo appeal e vive una stagione di grandi contenuti strategici per cogliere le sfide del mercato. Con responsabilità di Giovani di Coldiretti sostengono i loro ideali confermando le battaglie per la difesa del suolo fertile e il diritto al cibo sano. Sul nostro futuro incombe l’incognita di una deriva sempre più reale: quella dei prodotti costruiti in laboratorio dal latte alla carne, dal pesce fino alla manipolazione degli embrioni. Si tratta di una indecenza – sostiene Marco De Zotti – e proprio agli studenti universitari rivolgo l’appello di badare bene alla scienza: la ricerca non diventi l’alibi per creare i presupposti della libertà di andare contro natura”.

(Coldiretti Padova)