Fotovoltaico: in arrivo il nuovo bando del Parco Agrisolare

“La Commissione Europea ha dato il via libera al nuovo decreto del bando Agrisolare. Questa misura del Pnrr, che ha un fondo di un miliardo di euro, prevede finanziamenti a fondo perduto fino all’80% per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Una percentuale che, in alcuni casi, risulta raddoppiata rispetto al precedente provvedimento”.

Lo dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

La misura, fortemente sostenuta da Coldiretti, rientra tra gli interventi previsti dal PNRR. L’obiettivo è sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica fotovoltaica e  alcuni interventi trainati di efficientamento in ambito agricolo.

La nuova versione presenta delle migliorie rispetto al precedente decreto per rendere più efficiente la misura e raggiungere il target con una spesa residua di circa 1 miliardo di euro.
Successivamente all’approvazione della Commissione e alla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, sarà avviato l’iter per la presentazione delle domande tramite il portale del GSE-Gestore dei Servizi Energetici.

I Soggetti beneficiari:
a. gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;b) le imprese agroindustriali;

b. le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del codice civile e le cooperative
o loro consorzi;

c. le comunità Energetiche rinnovabili (CER), raggruppamenti temporanei, reti impresa, etc..
Sono invece esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità Iva, aventi un volume di affari annuo,
riferito all’anno fiscale 2022, inferiore a 7.000 euro.

d. le comunità Energetiche rinnovabili (CER), raggruppamenti temporanei, reti impresa, etc..

Sono invece esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità Iva, aventi un volume di affari annuo, riferito all’anno fiscale 2022, inferiore a 7.000 euro.

Interventi ammissibili e relative soglie
Rispetto al precedente bando cambiano alcuni limiti; per gli Impianti fotovoltaici il limite di potenza passa a 1.000 kWp, e la spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo è aumentata fino a 100.000 euro, mentre quella per dispositivi di ricarica sale a 30.000 euro.
è inoltre raddoppiata la spesa massima ammissibile per beneficiario che passa da euro 1.000.000,00 ad euro 2.330.000,00 incluse le spese accessorie (es. rimozione amianto).

Sarà poi possibile calcolare il fabbisogno di energia termica complessivo dell’impresa senza il vincolo del doppio dell’autoconsumo di energia elettrica.

Nel dettaglio:
Gli impianti fotovoltaici potranno avere potenza compresa tra 6 kWp e 1000 Wp.
La realizzazione dell’impianto fotovoltaico può essere accompagnato da:

 rimozione e smaltimento dell’amianto e/o eternit dalle coperture;
 realizzazione dell’isolamento termico delle coperture;
 realizzazione di un sistema di areazione connesso alla sostituzione del tetto;
 installazione di sistemi di accumulo;
 installazione di sistemi di ricarica elettrica.

Tutte le spese sono ammissibili a partire dal giorno di presentazione della domanda da parte del Soggetto beneficiario.
Gli interventi e le spesse ammissibili sono:

 realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico (acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto);
 fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
 costi di connessione alla rete elettrica; (fino ad un limite massimo di 1500 euro/kWp)

sistemi di accumulo; (fino ad ulteriori 1000 euro/kWh)
sistemi di ricarica elettrica per mobilità sostenibile e macchine agricole; (un ulteriore un contributo per un massimo di 30.000 euro)

rimozione e smaltimento dell’amianto (e dell’eternit), ove presente;
isolamento termico e coibentazione dei tetti;
rifacimento delle coperture con sistemi i areazione; (fino ad un limite massimo ammissibile di 700 euro/kWp)

Entità dell’aiuto
Rispetto al precedente provvedimento, è prevista la modifica della percentuale di contribuzione in funzione del consumo, ammettendo anche impianti che non hanno autoconsumo, ecco il dettaglio:
80% di contributo a fondo perduto per le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell’autoconsumo, con la nuova fattispecie “dell’autoconsumo condiviso”;
fino all’80% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli;
30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese agricole di produzione primaria;
30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese della trasformazione da agricolo in non agricolo.

Tempi di realizzazione e rendicontazione
Il provvedimento prevedere di realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla pubblicazione del Decreto; eventuali proroghe oggettivamente motivate sono ammissibili se approvate dal Soggetto Gestore, ed in ogni caso entro il limite massimo del 30 giugno 2026.

Tutti gli altri elementi di dettaglio, inclusa la data di avvio per la presentazione delle domande, saranno contenuti nell’Avviso di apertura termini in corso di definizione.

Per permetterci di darvi un servizio puntuale, qualora interessati, vi chiediamo di manifestare il vostro interesse accedendo al seguente link

https://docs.google.com/forms/d/1Pe0OTNi25W6TRDku4x9583oFYNUYQsGTB8LfgfoBOT8/edit

Come di consueto gli uffici sono a disposizione per le valutazioni e per l’inoltro della richiesta.

(Coldiretti Padova)