Mondo del lavoro e legalità. Un connubio che è realtà nel Vicentino

Mondo del lavoro e legalità. Un connubio che è realtà nel Vicentino

L’imprenditoria sana esiste e, nel Vicentino, non è affatto un miraggio. A rivelarlo il confronto tra le categorie economiche di Bassano del Grappa e la Guardia di Finanza, con la presenza dalla dott.ssa Laura Tromben, consulente del lavoro di Confartigianato Imprese Vicenza, svoltosi nei giorni scorsi nella sede di Confartigianato a Bassano del Grappa, tra il Colonnello t.ST Cosmo Virgilio, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, il Maggiore Alberto Potenza, comandante del Gruppo Guardia di Finanza di Bassano del Grappa, l’ispettore Andrea Pisano, responsabile Processo di vigilanza Ispettorato del lavoro, dott. Andrea Maglie, direttore provinciale dell’Ispettorato territoriale di Vicenza.

Ad aprire l’incontro è stato il presidente di Coldiretti Vicenza, Pietro Guderzo, nel ruolo di coordinatore del tavolo delle categorie economiche del Bassanese, che ha evidenziato quanto sia sempre stato prioritario per le categorie il tema della legalità, ponendosi sempre con un atteggiamento di estrema e proficua collaborazione nei confronti degli organi di controllo.

“Chi opera nell’illegalità – ha spiegato il presidente Guderzo – fa concorrenza sleale a tutta l’imprenditoria sana. Coldiretti nel 2014 ha fondato l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, al fine di promuovere la cultura della legalità, di tutelare il made in Italy agroalimentare e la difesa della sua reputazione, la trasparenza informativa al cittadino, lo studio ed il monitoraggio delle penetrazioni della criminalità organizzata nel mercato agroalimentare, nonché dei fenomeni distorsivi della concorrenza lungo la filiera agroalimentare, con particolare riferimento alla contraffazione, adulterazione, imitazione del made in Italy”.

Nel corso della serata gli intervenuti hanno spiegato come avvengono i controlli e quali sono gli atteggiamenti corretti da tenere. Inoltre, si sono soffermati sugli strumenti di cui dispongono gli organi di controllo, per effettuare gli incroci tra le informazioni presenti nelle banche dati.

Particolare attenzione è stata posta alle sanzioni a cui si incorrono le imprese in caso di lavoro sommerso o di utilizzo improprio di contratti di lavoro, come nel caso del contratto a chiamata.

Le categorie economiche del Bassanese hanno sottolineato anche l’importanza di sensibilizzare sotto il profilo culturale i cittadini, poiché non si può ignorare che quando un prodotto costa troppo poco, non è da escludere che dietro si celino delle irregolarità o dinamiche riconducibili allo sfruttamento del lavoro.

“La serata ha rappresentato un’importante opportunità di confronto – ha concluso il presidente Guderzo – poiché trovarsi attorno allo stesso tavolo con i più autorevoli interlocutori del territorio significa accrescere le proprie conoscenze e la consapevolezza su temi ben noti, ma purtroppo non ancora adeguatamente trasmessi ai cittadini. Dobbiamo tutti sforzarci di essere interpreti di un cambiamento culturale necessario, che va nella direzione e tutela del rispetto delle nostre produzioni made in Italy e, naturalmente, del lavoro”.

(Coldiretti Padova)