I dati ISTAT del Terzo Settore: serve fare di più per sostenere il volontariato

Sono dati in chiaroscuro quelli che emergono dal censimento permanente delle istituzioni di volontariato

I dati pubblicati dall’Istat che riguardano il volontariato certificano quanto le associazioni siano fondamentali per la tenuta del Paese, ma, dall’altro, evidenziano un settore su cui è necessario un forte sostegno da parte delle istituzioni, di qualsiasi livello. La pandemia e la conseguente crisi sociale ed economica degli ultimi tre anni hanno picchiato duro e l’impatto burocratico e amministrativo della Riforma del Terzo Settore non ha aiutato. Questi fattori hanno inciso anche sul numero dei volontari che, all’interno delle organizzazioni non profit, sono in consistente calo su tutto il territorio nazionale, passando dai 5,5 milioni rilevati nel 2015 ai 4,6 del 2021.

In questi due anni, dopo la fusione, – spiega il presidente del CSV di Padova e Rovigo Luca Marconabbiamo lavorato in profondità sul territorio per offrire servizi sempre più efficaci e innovativi per lo sviluppo del volontariato. Siamo consapevoli delle difficoltà che stanno attraversando le associazioni, per questo siamo ogni giorno siamo al loro fianco per affrontarle insieme. Il CSV ha tra i propri soci quasi 600 Enti del Terzo Settore e mette a disposizione uno staff di professionisti ed esperti di tutto ciò che può servire alle migliaia di associazioni dei nostri territori per gestirsi, svilupparsi e crescere attraverso servizi totalmente gratuiti”.

La vicepresidente del CSV di Padova e Rovigo Marinella Mantovani aggiunge, inoltre, che “oltre ai servizi, il CSV garantisce un ruolo di facilitazione per la progettazione, la coprogettazione e le relazioni tra associazioni, Pubblica Amministrazione e imprese del territorio. Invitiamo tutti a non lasciare i progetti nei cassetti, ma a venire a trovarci per costruirli insieme. Fra gli obiettivi, c’è la costruzione di una settimana a fine settembre all’insegna del volontariato e della solidarietà nella cornice del festival Solidaria in tutto il territorio di entrambe le province”.

In questa direzione è anche il commento della presidente di CSVnet, l’associazione nazionale dei 49 Centri di servizio per il volontariato, Chiara Tommasini: “Servono politiche di sostegno e accompagnamento per facilitare il ricambio generazionale e favorire l’ingresso di nuovi volontari anche con campagne di promozione specifiche capaci di raggiungere i giovani già in età scolare. I Centri di servizio per il volontariato stanno intensificando il proprio lavoro per supportare le organizzazioni del terzo settore nella complessa transizione legata alla riforma normativa, per aiutarle nell’affrontare i maggiori adempimenti burocratici e amministrativi, favorendo anche percorsi di digitalizzazione quanto mai utili e necessari, ma che si scontrano, come certifica anche Istat nella sua fotografia, con una carenza di risorse da parte del non profit stesso. Sempre dai dati Istat emerge quanto il terzo settore stia mettendo in campo crescenti reti di relazione con i soggetti locali: c’è bisogno che il suo ruolo di attore partecipante ai tavoli di co-progettazione venga riconosciuto e valorizzato anche e non solo nella prospettiva di attuazione del Pnrr. I fronti su cui lavorare insieme alle istituzioni a tutti i livelli, dal governo alle amministrazioni locali, sono molti e occorre che ognuno faccia la sua parte per poter sostenere un mondo imprescindibile per la coesione sociale dell’Italia”.

L’obiettivo del CSV di Padova e Rovigo è di creare comunità, essere un attore nello sviluppo del territorio, agevolando, sostenendo e sviluppando progetti di comunità. Per fare tutto questo, incentiva momenti di incontro con i diversi attori che agiscono sul territorio, coordinando il mondo del volontariato per rispondere alle necessità della società. Lo dimostrano i tavoli di coprogettazione a cui siedono anche quelle piccole realtà associative che hanno bisogno di essere sostenute e accompagnate nel proprio percorso di crescita, per poter rispondere ai bisogni dei propri destinatari.

(CSV di Padova)