L’innovazione nelle agenzie di selezione del personale

Tra i settori che stanno vivendo grandi cambiamenti grazie alla tecnologia c’è quello delle Risorse Umane, e in particolare le agenzie di selezione del personale.

Chiunque lavori in un’azienda, grande o piccola che sia, sa quanto il mondo del lavoro si sta trasformando. Non solo in questi mesi in cui la pandemia sta cambiando le nostre abitudini ma anche a cose normali, la nostra quotidianità lavorativa è soggetta a continue evoluzioni, piccoli grandi cambiamenti che ci richiedono una flessibilità estrema. Infatti le tecnologie digitali sono in aggiornamento costante, e anche le metodologie di lavoro cambiano di conseguenza. Quindi ciò che era valido sei mesi fa non è detto che lo sia ancora, e le persone più apprezzate dai datori di lavoro sono quelle che più velocemente sanno adattarsi al cambiamento. E questa è proprio la competenza che le agenzie di selezione del personale cercano maggiormente nei candidati: l’apertura mentale e l’amore per il cambiamento. Se le competenze tecniche sono ovviamente importanti, oggi lo sono meno che in passato. Le aziende infatti tendono a preferire persone veloci, digitali, che hanno paura di cambiare metodologia di lavoro da un anno all’altro piuttosto che tecnici iper qualificati ma ancorati alle proprie posizioni. Dati questi presupposti non è facile muoversi nei processi di ricerca e selezione del personale: valutare le soft skill, le competenze non tecniche, è un’arte delicata in cui i recruiter sono fedeli alleati degli HR Manager.

“I nostri recruiter dedicano moltissima attenzione alla valutazione delle soft skill e soprattutto alla motivazione dei candidati” racconta Daniele Bacchi, CEO di R-Everse SpA, società di ricerca e selezione, “solo in questo modo possiamo essere sicuri di presentare alle aziende nostri clienti candidati realmente motivati a lavorare per loro”.

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