Campo sperimentale di Galzignano Terme

Il campo studio/conservazione di biotipi locali di vigneto e olivo è stato realizzato presso un’area demaniale regionale affidata all’Ente Parco e situata in comune di Galzignano Terme in località Chiesa Vecchia. L’intera area oggetto d’intervento ricade all’interno dell’area protetta del Parco Regionale dei Colli Euganei e del Sito di importanza comunitaria (S.I.C.) e Zona di Protezione Speciale (Z.P.S) “IT3260017 Colli Euganei-Monte Lozzo-Monte Ricco” in comune di Galzignano Terme. Tutta la superficie degli interventi è classificata come Zona di Promozione agricola dal Piano Ambientale del Parco.

Le superfici si trovano in Via Benedetti nel Comune di Galzignano Terme ad una quota che varia tra i 20 e 40 ms.l.m..

L’area intorno all’oliveto e vigneto è costituita in parte da bosco di robinieto misto nel versante sud-est; nel versante nord è presente invece un bosco di castagno. Attorno al colle è presente un sentiero ad anello che dal parcheggio pubblico situato vicino al cimitero permette al visitatore di compiere un percorso circolare attraversando un tratto di bosco di castagno, un’area di sosta attrezzata e soprattutto il vigneto e l’oliveto sperimentali. Quest’ultimi, oltre cha alla valenza sperimentale e di conservazione di biotipi locali, hanno sicuramente anche  una valenza didattica. Infatti sia la sistemazione del terreno a terrazze inerbite, della larghezza di circa 1-1,5 m., che la forma di allevamento delle colture rispecchiano i metodi tradizionali di gestione del territorio e delle più antiche colture agricole dei Colli Euganei.

L’accesso all’area pubblica e all’area sperimentale può essere effettuato tramite la strada comunale via Papa Luciani, proveniente dal centro di Galzignano, oppure tramite un varco posto a lato della salita che porta al piazzale del cimitero alto lungo via Benedetti oppure dalla strada bianca che si distacca da via Siesa.

 

 

VIGNETO SPERIMENTALE

L’area sperimentale, data in gestione all’Ente Parco, è stata ripristinata e valorizzata dopo anni di degrado e abbandono con la collaborazione del Consorzio Vini D.O.C. “Colli Euganei” e il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in Agricoltura – Centro di ricerca per la viticoltura (CRA-VIT), con la messa a dimore di circa 1.300 barbatelle.

Il progetto mira al recupero di vecchie varietà di vitigni autoctoni del Colli Euganei, sia a bacca bianca (Serprino, Moscato bianco, Pinella, Pedevenda, Dorona) che rossa (Cavrara, Corbina, Corbinella, Corbinona, Marzemina grossa, Pattaresca, Turchetta), nonché alla conservazione di altre varietà autoctone.

L’Ente Parco, nel campo sperimentale di circa 0,5 ettari, ha effettuato interventi che hanno permesso l’estirpo dei vecchi vigneti, la ripulitura del bosco, la risistemazione dei “terrazzamenti stretti” mantenendo la conformazione tipica del paesaggio agrario euganeo e la creazione di un percorso turistico pedonale ad anello, accessibile anche da persone diversamente abili, dotato di parcheggio e area di sosta attrezzata.

Il CRA-VIT ha individuato le varietà adatte alla sperimentazione e la collaborazione proseguirà attraverso monitoraggi periodici e con lo studio delle diverse fasi di sviluppo delle viti.

Il Consorzio Vini dei Colli Euganei si occupa del supporto tecnico e, a vigneto produttivo, effettuerà le prove di microvinificazione delle uve con conseguenti analisi sensoriali per verificare la qualità dei vini ottenuti.

 

 

OLIVETO SPERIMENTALE

Il campo studio/conservazione di olivi si trova in un versante in pendio esposto a sud lungo vecchi stretti terrazzamenti recuperati e ora adibiti a vigneto sperimentale con varietà autoctone. L’oliveto sperimentale è in continuità con il campo sperimentale di vitigni autoctoni recentemente dall’Ente Parco.

La collocazione degli olivi è stata scelta adottando il criterio, largamente utilizzato in passato dagli “euganei”, di affiancare questa coltura alla vite. In particolare le piante di olivo sono state poste a dimora lungo due file a confine delle parcelle dei vigneti venendo così a creare un abbinamento vite-olivo, tipico della coltivazione arborea promiscua dei Colli Euganei. Sono state inoltre lasciati, nei terreni recuperati, anche alcuni vecchi esemplari di piante di ciliegio e fico già presenti nell’area, a testimonianza di un glorioso passato anche di queste due specie che contribuivano con le loro produzioni all’economia agricola locale.

L’oliveto sperimentale sarà costituito da 20 varietà, ognuna rappresentata in numero di 5 piante, attualmente coltivate nei diversi areali di produzione del Triveneto. Verranno poste a dimora piante giovani di due tre anni, riprodotte mediante talee radicate, che presentano maggiori garanzie di attecchimento e di pronta risposta vegetativa.

 

Cliccare sull’immagine sottostante per scaricare la fotografia aerea dell’area

 

(Parco Colli Euganei)