Un tuffo nel passato, in una Rai che sprizzava gioia e fiducia nel futuro. Erano gli anni d’oro della tv di stato quando in pochi avevano il privilegio di possedere un televisore, quando non esisteva la tv privata, quando non c’era la concorrenza dei canali tematici del digitale terrestre. Le trasmissioni Rai entravano nelle case degli italiani e i pubblicitari avevano iniziato a capire che il tubo catodico sarebbe stato il mezzo perfetto per vendere prodotti e per fare cassa nel più breve tempo possibile. La Rai, allora, per coniugare il marketing all’intrattenimento, pensò bene di creare un “contenitore” televisivo ad hoc: si trattava di “Carosello” che comparve, per la prima volta, il 3 Febbraio 1957. Un programma che apportò una vera e propria rivoluzione nel costume e nel linguaggio, dando grandi soddisfazioni agli investitori pubblicitari che, puntando su alcuni personaggi come Calimero e Topo Gigio, riuscirono a catturare il pubblico e, indirettamente, a spingerlo ad acquistare i prodotti da loro sponsorizzati. Alla realizzazione di “Carosello” parteciparono, in qualità di registi, nomi come Luciano Emmer, Pupi Avati, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini e Richard Lester; tra gli attori, invece, spiccano Totò, Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo, Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Mike Bongiorno, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini, Corrado, Giorgio Albertazzi, Dario Fo e persino Mina, Adriano Celentano, Domenico Modugno, Frank Sinatra e Jerry Lewis.

Carosello debuttò il 3 Febbraio 1957

Susanna Tuttapanna, Calimero, la Mucca Carolina, Carmencita e il Caballero folgorarono i telespettatori italiani con le loro filastrocche che ancora oggi, canticchiandole, ci riportano indietro nel tempo. “Eh, che maniere! Qui tutti ce l’hanno con me perché sono piccolo e nero. E’ un’ingiustizia però!” tuonava Calimero; “Oh, scusa, non mi sono presentata: sono Susanna Tuttapanna! Qui alla tv tutti mi chiamano così perché vado matta per il formaggino Milione alla panna, il fior fiore dei formaggini. Pitumpitum, Pa!” diceva Susanna Tuttapanna. Servivano 100 punti, poi, per aggiudicarsi la strepitosa Mucca Carolina (Invernizzi, 1965, autore: Osvaldo Cavandoli per Studio K): “Ciao, io sono Carolina e mi potrai avere con 100 punti!”. La prima apparizione di Topo Gigio, invece, risale al 1959 nella trasmissione “Alta Fedeltà” con la voce di Domenico Modugno; nel 1961 diventerà il primo pupazzo animato ad apparire nel Carosello e, testimonial di numerose aziende, rimase comunque legato all’immagine dei biscotti Pavesini. La sua frase più celebre è: “Ma cosa mi dici mai?”. Amatissimo anche Miguel (per merende e biscotti Talmone, 1967, autori: Paul Campani e Romano Bertola): “El Dindonderooooo!”, “Miguel son mi!”.

“Il nuovo Carosello? Stendiamo un velo pietoso”

Nel 2013 la Rai ha riproposto Carosello in versione “Reloaded”, andato in onda dal 6 Maggio al 28 Luglio e poi dal 29 Settembre alle 21.10 su Rai 1. Il programma – che è curato dalla concessionaria pubblicitaria della tv di stato, Rai Pubblicità, ex Sipra – è stato bocciato dal direttore artistico e anche dall’ideatore della Mostra: “Non mi piace, non è una proposta. Prima era un momento di spettacolo, oggi non è niente” ha dichiarato la stilista Marella Ferrera; per Edoardo Scirè, invece, bisognerebbe stendere “un velo pietoso” visto che oggigiorno la “pubblicità non ha bisogno di essere rinchiusa in un contenitore”. “Prima il marketing era diretto, semplice, ironico e puro. Oggi c’è più malizia e la pubblicità – che è figlia del suo tempo – è troppo invasiva” ha aggiunto l’ideatore della Mostra “Réclame: Icone e Creature”. “Gli anni ’60 erano quelli in cui le mode si imponevano con i modi. I toni erano giusti, era un mondo di dolcezze, gioie e sorrisi veri. Oggi, invece, c’è un volume altissimo al punto da essere diventati sordi e muti” ha dichiarato Marella Ferrera che, da piccola, “litigava con la cugina” a causa dei cestini per la merenda targati Moplen; e dopo Carosello “bacino della buona notte, bicchiere di latte caldo e tutti a nanna”. L’idea di realizzare questa Mostra, tra l’altro, nasce dal ritrovamento della Mucca Carolina nella soffitta della madre di Edoardo Scirè che fu sorpreso dal constatare le piccole dimensioni della Mucca: “I miei ricordi arrivavano ad immaginarla gigante. Quando ero piccolo ci salivo sempre sopra, la usavo al mare. Ho davvero dei bellissimi ricordi”. La Mostra – che rimarrà aperta fino al 26 Marzo 2015, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19, presso l’MF Museum&Fashion di Via Museo Biscari 16 a Catania – è stata ideata da Edoardo Scirè sotto la direzione artistica della nota stilista Marella Ferrera.

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