Parole di rimprovero ed una cinta nelle mani: il video postato domenica scorsa su Facebook e che ha fatto il giro del web inizia così e prosegue tra pianti e colpi sempre più forti. Helen Bartlett, cittadina del Trinidad e Tobago, è la madre di quattro figlie, di cui tre femmine, protagonista di questo video in cui picchia la figlia dodicenne, colpevole di aver condiviso in privato su Facebook alcune foto in cui la giovane è vestita solo di intimo. La donna è ora accusata di violenze su minori e, se dichiarata colpevole, potrebbe scontare la propria pena in carcere. Bartlett, intervistata da una radio locale, si è detta pronta ad andar in carcere, se questo sacrificio può essere utile ad educare le sue figlie. La donna è passata poi a spiegare la storia della dodicenne vittima delle percosse, ricordando che da quando il padre – un agente di polizia – aveva abbandonato la casa, la dodicenne aveva cominciato a mostrarsi ingestibile. Anche la consulenza psicologica, spiega la donna, si è rivelata inutile.

Quando poi ha scoperto le foto della figlia in intimo allegate in un messaggio privato su Facebook ad un coetaneo che voleva fare sesso con lei, i timori di Helen Bartlett sono aumentati fino ad armare la mano con la cinta. “Bella e intelligente”, la figlia viene descritta dalla donna anche come priva di autostima e dunque vittima potenziale delle pressioni psicologiche dei coetanei, con conseguente rischio – conclude la donna – che la piccola torni a casa incinta e che perda la vita per strada. La giovane dodicenne ha poi registrato un video con la sorella maggiore in cui le due esprimono sostegno alla madre e spiegano che la punizione, per quanto dura, è stata eseguita per il bene della figlia. Proprio la vittima chiarisce di sapere che la madre le vuole bene: “So che mi ami teneramente mamma. E io ti amo molto, troppo”.