TELECOM: MOLTI I DUBBI

Ieri (25 settembre) sono stata intervistata brevemente da CFN/CNBC (h 16.00 circa) e mi è stato anche chiesto cosa penso di Telecom – principale azienda telefonica italiana –  e delle notizie sull' "acquisizione di Telecom da parte degli spagnoli". Non avendo molto tempo a disposizione (di solito mi concedono da 1 a 3 minuti…) ho detto solamente che varie cose non tornano e che un gran dubbio ed un gran punto di domanda campeggia su questa "operazione".

La notizia: Il controllo del gruppo tlc italiano passerà nelle mani degli spagnoli in un percorso a tappe scandito dal documento appena firmato, con Telefonica che si impegna a un primo esborso cash da 324 milioni per ridurre il debito, salendo nel capitale sociale, con un'opzione per arrivare a breve al 70%. Oggi Telco, la scatola che controlla il 22,5% di Telecom, è partecipata da Telefonica al 46,18%, da Intesa Sanpaolo e Mediobanca all'11,62% ciascuna e da Generali al 30,58%. La salita di Telefonica sarà con azioni senza diritto di voto: la struttura del capitale votante resterà dunque immutata, come dice la nota che annuncia l'accordo. Sarà mantenuta la possibilità per i soci di uscire dal patto, ma con slittamento della finestra: questa era prevista per il 28 settembre, l'intesa la sposta al 15-30 giugno 2014, oltre che a febbraio 2015, scadenza naturale.
Gli spagnoli si impegnano inoltre a portare la loro quota del bond Telco al 70% pagando con azioni della società, valutate a 10,86 euro. E ancora, si impegnano a non acquistare azioni Telecom Italia, a meno che un terzo acquisti il 10% o più del capitale.

L'iter fissato dall'accordo

Il gruppo spagnolo potrà acquistare diritto di voto sulle azioni Telco e la partecipazione residua per salire al 100%, a un prezzo di almeno 1,1 euro per azione o ai valori di mercato, una volta ottenute le autorizzazione regolamentari e Antitrust. Telefonica per aumentare i suoi diritti di voto in Telco avrà probabilmente bisogno di vendere le attività in Sudamerica, tra cui la controllata Tim Brasil.

Quindi ecco cosa penso della situazione/notizia di queste ore (del titolo ho già scritto ampiamente nei mesi scorsi e la mia clientela sa gia' – dal punto di vista dell'analisi tecnica – cosa ci si puo' aspettare nel medio periodo):
1) è indubbio che Telecom sia una grande società da un punto di vista dimensionale ma che è riuscita a fare grandi debiti (il che gia mette i brividi…);
2) inoltre perche' gli spagnoli dovrebbero sborsare ben 324milioni di euro cash (non propriamente noccioline) per avere azioni che pero' non le danno il diritto di voto in CdA??? Chiunque sborsasse una simile somma come minimo vorrebbe avere una certa rappresentanza e potere decisionale nel CdA, invece no!, "sborsa&taci!";
3) ed ancora: perche' accidenti gli spagnoli tentano di acquistare Telecom con un patto secondo il quale andranno a pagare l'azione almeno 1 eur quando la potrebbero rastrellare in questi giorni al 40-50% in meno??? (o lanciare un'OPA?);
4) per quale ragione gli iberici tentano di acquisire il controllo di Telecom (società che per ora ha fatto solamente dei gran debiti…) sborsando una cifra immensa in cash con un'operazione veloce, (segno che la Telecom è messa davvero male…) pagando le azioni un +45% rispetto al valore di mercato e passando via Telco (la finanziaria che la controlla), quando potrebbero tranquillamente bypassarla? Ah!…ma certamente! vuoi vedere che c'entra il BOND TELCO (ne acquisiranno una parte ….pagandola con azioni della Società!! ahahaha…:qui il gioco delle 3 carte assume valenza finanziaria!). Ci scommetterei che questo bond avrà dei problemi ad essere ripagato/rimborsato;
5) e consideriamo il fatto che la società acquirente deve anche ottenere le autorizzazioni regolamentari ed Antitrust (chiunque sa che quando ci sono di mezzo il rilascio di autorizzazioni… tutto puo' accadere, anche che non vengano concesse, rappresentando una vera e propria spada di Damocle sul capo di chi acquista…ad occhi chiusi facendo conto di averle già in mano);
6) ebbene, perchè mettere in piedi questa operazione ora con tutte queste variabili CONTRO? Non vi è alcuna logica nè razionale nè tantomeno finanziaria;
7) vi ricordate le Olivetti ed il patto con cui De Benedetti le vendette a Tronchetti a 4.00€ quando in Borsa quotavano (se non erro) circa 1.50€ e quindi i piccoli investitori si leccarono le ferite mentre ai "piani alti" si festeggiava (congiuntamente…)?.

Daniela Turri
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