Il pareggio di bilancio è Legge: l’inizio della fine

"Entra nella Costituzione il pareggio di bilancio: il ddl, già approvato in prima deliberazione dai due rami del Parlamento e in seconda deliberazione dalla Camera, ha ottenuto oggi (18/apr/12) il via libera definitivo a Palazzo Madama nel quarto e ultimo passaggio parlamentare. E' stato approvato con il quorum dei due terzi degli aventi diritto (era 214 su 321, i si' sono stati 235) e questo impedisce il ricorso al referendum confermativo."
Ed ancora: (Agi) – Il nuovo articolo 81 della Costituzione – INSERITO SENZA CHIEDERE NULLA AI CITTADINI!!!! – afferma che "lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. Il ricorso all'indebitamento – si legge nella riformulazione dell'articolo 81 – e' consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali" tra cui sono incluse "gravi recessioni economiche, crisi finanziarie, gravi calamita' naturali".

Sapete che significa? Che SIAMO SPACCIATI! NOI, italiani, NOI persone, NOI famiglie, NOI lavoratori, NOI imprenditori, NOI CITTADINI di questo Stato che attualmente si trova ad essere guidato da un gruppo di burocrati non al servizio del cittadino. Perche' non si puo' ragionevolmente votare SI se sai che quel tuo SI a questa legge che introduce nella nostra Costituzione l’obbligo del bilancio in pareggio è una follia non solo economico/finanziaria ma soprattutto CIVILE e SOCIALE.
Imporre addirittura per legge, nella Costituzione, che uno Stato spenda di meno di quello che incassa significa che si inserisce nella Costituzione l'obbligo di avere sempre circa 70 miliardi di euro l'anno di interessi da pagare (in quanto in 10 anni questo governo si è impegnato a farci ripagare la metà dell'attuale debito pubblico di circa 2000 mlrd/euro), una differenza tra spese e tasse che è solo il 3 o 6% del PIL è irrilevante! E loro stessi che si ergono a decisionisti impavidi ci confermano che non sanno di cosa stanno parlando: approvano e dopo neppure 24h negano quanto hanno appena concordato! E' tutto cosi assurdo, demenziale… Lo Stato per sua natura SERVE per fornire beni e servizi a costi piu' bassi del mercato e quindi sempre in perdita da subito. Lo Stato si accolla e fornisce tali beni e servizi ai cittadini per migliorare la società e ciascun individuo (ricco o povero esso sia, sano o malato), per farci accedere a servizi che altrimenti non tutti si potrebbero permettere (sanità, istruzione, conoscenza…) per non essere vassalli del signorotto di turno.
Ma quelli alla guida dell'autobus della NOSTRA società e della nostra vita "ci sono o ci fanno"? Non è possibile che non sappiano fare i calcoli che anche un semplice studente di ragioneria al quarto anno sa affrontare (e già qui mi sorge un dubbio visto che non sanno neppure che cos è la Consob, nè sanno quanto costa un litro di latte od un biglietto del treno Milano/Roma solo andata, tanto glielo paga SENZA FIATARE qualcun altro=noi cittadini…) e se li sanno fare…il disastro è stato compiuto scientemente e coscientemente (il che è ancora peggio!). Ed a questi che hanno votato il nostro suicidio economico…NOSTRO=DI CIASCUNO di noi dobbiamo anche pagare prima stipendi e poi pensioni d'oro che molti di noi non vedono in una vita? Ci portano al collasso, ci tolgono l'ossigeno, ci investono con le loro auto blu e ci lasciano agonizzanti e li dobbiamo pure pagare? Il breve tempo PERSO in questa votazione suicida ci ha portati indietro di secoli. E sono impuniti? Se noi cittadini qualunque sbagliamo ad inserire un dato in una riga della dichiarazione ci tolgono la casa e questi ci tolgono la nostra libertà e la nostra vita e restano impuniti? Ma per che cosa i nostri Padri hanno sofferto, lottato e vinto? PER QUESTO? La nostra coscienza e comprensione dove sono nascoste?
E la ciliegina sulla torta??? E' che distanza di meno di 24 ore dall'approvazione del nuovo articolo in Costituzione, lo stesso governo ha approvato anche il Documento di Economia e Finanza (Def) che sancisce che l’obiettivo del pareggio di bilancio non verrà raggiunto nel 2013: prima votano una legge e dopo neanche 24h dicono che siamo già dei "fuorilegge"? Il pareggio di bilancio si erano impegnati a raggiungerlo nel 2013, come da impegni con la Comunità Europea e come strombazzato da "loden blu" nei vari Tour Europei e mondiali ma, nella migliore delle ipotesi lo si raggiungerà nel 2015 e, secondo il Fondo Monetario, dovremo attendere addirittura fino al 2017 per centrare questo obiettivo. Abbiamo perciò introdotto nella nostra Costituzione un principio per violarlo fin dall’inizio? Così facendo si indebolisce anche la Costituzione che dovrebbe invece racchiudere norme non facilmente derogabili e modificabili dal Parlamento! In realtà, la tabella sugli obiettivi di finanza pubblica contiene una nota che sostiene che non solo “l’obiettivo sarà raggiunto, ma anche ampiamente superato" In altre parole, ci sarà un deficit ma solo perché il livello del Pil sarà molto basso a causa del ciclo economico sfavorevole. Il problema è – come indica il Financial Times in un articolo a firma Martin Wolf – che nessuno sa cosa precisamente sia il bilancio aggiustato per il ciclo o il disavanzo strutturale. Qualche esempio? Nel 2007 il Fondo Monetario Internazionale accreditava la Spagna di un surplus strutturale consistente e l’Irlanda di un bilancio strutturalmente in pareggio. A quattro anni di distanza, il Fondo aveva rivisto le stime del bilancio strutturale per questi stessi paesi concludendo che entrambi i paesi nel 2007 erano in deficit di bilancio e l’Irlanda addirittura di più dell’8 per cento.
Come è possibile dare forza di legge a stime che sono, per la loro stessa natura, fortemente aleatorie? E chi fa le stime? gli stessi che in tre mesi non sono riusciti a comprendere/determinare quanto riceve di stipendio un europarlamentare italiano per parametrarlo agli altri europarlamentari europei? Siamo alla commedia dell'assurdo. Mio padre avrebbe riassunto il tutto con un semplice: PAGLIACCI.

Daniela Turri

[email protected]

 

Be the first to comment on "Il pareggio di bilancio è Legge: l’inizio della fine"

Leave a comment