Venezia, 19 ott. ”Con la morte di Andrea Zanzotto la nostra terra veneta, e la nazione, perdono una delle anime piu’ libere. Un poeta che ha saputo descrivere il proprio ed il nostro malessere, e che ha messo in evidenza la capacita’ dell’uomo di scoprire, inventare, produrre bellezza, e allo stesso tempo il suo degenerare in presunzione, alterigia, orrore. I costanti richiami all’umilta’, alla poverta’ della poesia, conducono a quel suo volere essere ”uno dei tanti qui”, un veneto come noi, nella condivisione della memoria e della realta’ quotidiana. Un unico rammarico: non gli e’ stato assegnato il premio Nobel, un riconoscimento che avrebbe indubbiamente meritato”. Lo sottolinea, oggi, Francesca Zaccariotto, Presidente della Provincia di Venezia.

(Adnkronos)