La difficile coesistenza del nuovo Liceo Marchesi e della RSA di via Reni

Da giorni è in corso in città una querelle tra Provincia e IRA circa l’ipotesi di realizzare la sede unica del liceo Marchesi nell’area Configliachi, dove attualmente l’IRA gestisce una RSA per anziani non autosufficienti.
"Quando il Presidente provinciale Casarin parla di intoppi al progetto di sede unica per il liceo Marchesi nell’area dell’attuale Configliachi, attribuendoli sostanzialmente alla resistenza dell’IRA a dismettere l’attuale sede della residenza assistenziale per anziani non autosufficienti, semplifica una questione complessa meritevole di soluzione politica e urbanistica. La posizione di verdi.

Il liceo Marchesi è disperso nella città – condizione in cui versa non da ieri – ed è, quindi, compito degli enti comunale e provinciale ricercare una sede idonea per una sua unificazione. La Provincia, sappiamo, ha individuato a questo scopo l’area del Configliachi, accantonando finanziamenti e commissionando un progetto preliminare. Dice il Presidente Casarin che a Padova non esisterebbe area così ben servita dal trasporto pubblico visto la prossimità alla linea del tram di questa e, quando si farà, dalla stessa SFMR. La RSA gestita dall’IRA in via G. Reni è attrezzata per 80 posti, costantemente occupati da anziani non autosufficienti, con una settantina di addetti. La maggior parte degli ospiti e dei familiari proviene dalla zona nord dell’area metropolitana di Padova (quartieri Arcella, Mortise, Pontevigodarzere, comuni di Cadoneghe e Vigodarzere). La vicinanza dei familiari, sappiamo, risulta decisiva per il benessere della condizione di anziani, per quel servizio affettivo aggiunto che possono rivolgergli.

L’IRA non intende privarsi di questo servizio in questa area geografica, anche a fronte di una programmazione che deve, necessariamente, tenere conto delle diverse e nuove esigenze che emergono in questo servizio. Da qui lo scontro in atto, con la Provincia a minacciare di destinare i finanziamenti accantonati per la sede unica del Marchesi ad altre opere e ad attaccare la testardaggine dell’IRA a non farsi da parte e dall’altro l’IRA a sostenere le ragioni della presenza e la volontà di investire per migliorare la struttura esistente all’arcella. In mezzo gli anziani e gli studenti.

Va detto che non esiste un documento ufficiale degli enti interessati – intese, protocolli, accordi ecc. – che giustifichi la determinazione della Provincia a costruire proprio nell’area del Configliachi il nuovo Marchesi (sarebbe da chiedersi se bastava una delibera provinciale a giustificare quanto sinora speso per la progettazione se, sul “campo”, nulla era stato ancora concluso – in fondo si tratta sempre di soldi pubblici).

All’arcella e nell’area nord della città di Padova esistono altre aree dismesse o da riqualificare coperte dal servizio di trasporto pubblico e dalla linea futura della SFRM che potevano e possono essere scelte per la costruzione della sede unica del Marchesi: perché pretendere la chiusura della residenza per anziani di via G. Reni, certo vecchia, che necessita di miglioramenti ma che rimane unico presidio di questo tipo in un’area vasta della cintura metropolitana nord di Padova? Gli studenti debbono avere l’opportunità di studiare in una sede la più idonea e accogliente e funzionale possibile: da qui la necessità di una soluzione diversa dalla dispersione attuale del liceo Marchesi. Non a scapito degli anziani però: mi sembra questa una contrapposizione forzata dalle dichiarazioni di Casarin che non può essere accettata.

Questa area geografica necessita di una presenza di servizio assistenziale per anziani non autosufficienti: sarebbe opportuno discutere del suo miglioramento e riqualificazione piuttosto della sua chiusura. Per i Verdi le due esigenze potrebbero essere entrambe soddisfatte dagli enti interessati sempre che sulla questione si smettesse la querelle tra centro destra e centro sinistra. Ci sono aree diverse con caratteristiche analoghe per costruire il nuovo Marchesi e ci sono i soldi: lo si faccia. C’è la necessità di riqualificare e migliorare la RSA di via G.Reni e le disponibilità economiche e amministrative dell’IRA a farlo: si favorisca questa soluzione per garantire un servizio importante per una fascia debole di popolazione in un’area vasta del territorio padovano."

Paolo De Marchi – consigliere provinciale Verdi Padova

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