Padova: cenni storici

Secondo un’antica leggenda riferita da Tito Livio e da Virgilio, Padova sarebbe stata fondata nel 1184 a.C. da Antenore, eroe Troiano. La nascita della città si deve in realtà far risalire agli Illiri che, dopo aver fondato Ateste (Este), si diffusero in tutto il Veneto.

Patavium (questo era il suo nome romano) stipula un accordo commerciale con Roma nel 226 a.C. e nel 49 a.C. Giulio Cesare concede alla città la pienezza del diritto romano iscrivendo i suoi abitanti nella tribù Fabia, diventando in breve un ricco centro agricolo e produttivo. Le grandi strade romane Popilia, Postumia ed Annia collegavano Roma con Padova e con i suoi fiumi navigabili. Decadde nel periodo delle invasioni barbariche e nel 602 fu distrutta dal longobardo Agilulfo.

Dal 1138 Padova si diede ordinamenti comunali e partecipò alle guerre contro il Barbarossa, arricchendosi con la lavorazione della lana e della seta. Nel 1222 fu fondata la celebre Universitas Studiorum, tra le prime al mondo, con la particolarità di essere un organismo universitario controllato dagli studenti. Nel 1231 vi morì il predicatore francescano che venne santificato come sant’Antonio da Padova.

Dopo la dominazione di Ezzelino da Romano, agli inizi del Trecento Padova riconquistò un ruolo di prestigio nel territorio. Durante il periodo delle signorie, Padova raggiunse il massimo splendore con la signoria di Jacopo da Carrara, ospitando artisti importanti come Giotto. Nel 1405 la città passò sotto il controllo di Venezia, di cui da allora seguì le sorti, mantenendo tuttavia per tutto il secolo una certa preminenza nel campo dell’arte, grazie all’opera di maestri del Rinascimento toscano, fra cui Donatello, e del padovano Mantegna. Lo studio divenne uno dei fattori morali della fama di Padova, conosciuta per i suoi ideali di libertà di pensiero e di parola che attiravano studenti da tutta Europa.

La città fu successivamente dominata dai Francesi e dagli Austriaci e infine annessa al Regno d’Italia nel 1866, dopo che la popolazione aveva partecipato attivamente ai moti del 1848, progettati nello storico Caffè Pedrocchi.

Padova è oggi una città molto attiva, in continuo sviluppo, attestato dai nuovi moderni quartieri periferici industriali e residenziali. Da tempo il maggior mercato del Veneto e punto obbligato di transito delle linee di traffico con i Paesi dell’Europa centro orientale, è oggi un importante nodo stradale, ferroviario e fluviale. Padova rappresenta insomma uno stupendo compromesso tra una città moderna e una culla di mille arti.

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