Speranza a Salvini: “Serve unità su mascherine, distanza e igiene”


Il ministro della Salute: “Regole essenziali, non possono essere messe in discussione. Bisogna avere senso dello Stato e delle istituzioni”. E sottolinea: “Nostri dati su Covid assolutamente affidabili”. Poi aggiunge: “Su mascherine a scuola Cts deciderà a fine agosto”
Roma, 28 lug. (Adnkronos Salute) – “Credo che il Paese debba essere unito. In questo momento sono rimaste tre norme essenziali: utilizzo delle mascherine, distanziamento di almeno un metro e divieto di assembramenti, e il rispetto di norme igieniche fondamentali a partire dal lavaggio delle mani”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto a ‘Radio anch’io’ su Radio Rai Uno, rivolgendosi al leader della Lega . “Queste regole sono essenziali, non possono essere messe in discussione. Bisogna avere senso dello Stato e delle istituzioni”, ha aggiunto Speranza.
Il ministro ha poi sottolineato: “I nostri dati sull’epidemia sono assolutamente affidabili. Lo erano quando eravamo tra i primissimi Paesi al mondo per numero di casi. Lo sono oggi, dopo questi mesi così complicati, in cui casi si sono ridotti. Non è che cambiato il nostro modello di calcolo”.
“Il modello di calcolo è sempre lo stesso – ha ribadito – sono stati i sacrifici delle persone, donne, uomini che hanno sacrificato un pezzo della loro vita nei mesi del lockdown, ad abbassare i contagi. E’ proprio per questo che dobbiamo essere prudenti”.
“Siamo tra i pochi Paesi del mondo che ha imposto l’obbligo di quarantena a tutti i cittadini che negli ultimi 15 giorni sono stati in Paesi extraeuropei ed extra-Schengen – ha ricordato Speranza – In questo momento nessuno può arrivare in Italia e girare liberamente. Tutti hanno un obbligo di quarantena”.
“Siamo tra i pochi Paesi del mondo che ha adottato un provvedimento così duro – ha aggiunto – penso che però sia necessario perché dopo tutti i sacrifici fatti dai cittadini italiani in questi mesi è indispensabile tenere molto alta la guardia”. Le misure “sono state allargate anche a due Paesi europei, Romania e Bulgaria, che vivono una situazione sanitaria tutt’altro che semplice. Uno dei pochissimi provvedimenti che riguarda Paesi Ue”. E per chi arriva in pullman da quelle aree “tutte le Regioni – ha detto Speranza – stanno organizzando controlli. L’indicazione del Governo è di fare i controlli e di assicurarsi che venga rispettato l’obbligo di quarantena di 14 giorni”.
Quanto alle mascherine a scuola e le regole per il rientro in classe “il Comitato tecnico scientifico si riunirà a fine agosto per fare una valutazione finale. E’ chiaro che dobbiamo tenere un livello di precauzione elevato” ha affermato il ministro della Salute. “Le mascherine – ha proseguito – non scompariranno, questo è certo. Si potrà pensare a un uso graduale, lo valuterà il Comitato tecnico scientifico. Ma la mascherina resta uno dei tre pilastri della prevenzione” con il distanziamento e il lavaggio delle mani.
“In alcuni Paesi – ha spiegato – la riapertura delle scuole ha fatto rialzare la curva del contagio. Come è accaduto in Israele”. Ovviamente “ci sono paesi e Paesi. Ci vuole massima cautela, massima attenzione”, ha detto ancora Speranza ricordando che “la chiusura della scuola è stata per me la scelta più dolorosa che ho compiuto in questi mesi. Ma è stata indispensabile. Anche quella scelta ha contribuito, insieme ad altre, a salvare la vita a migliaia di persone. Ora la nostra priorità è riaprire tutte le scuole a settembre e farlo in piena sicurezza”.

(Adnkronos)