Riqualificazione edilizia e ambientale: la rinascita di Padova e dintorni

Da qualche giorno la Giunta regionale ha approvato la proposta di avviare dei bandi per quest’anno al fine di destinare dei finanziamenti per la riqualificazione edilizia ed ambientale. L’obiettivo è rigenerare i centri urbani e le periferie attraverso la demolizione di edifici vecchi, pericolanti o incongrui e ripristinando le zone di degrado dov’è necessario il ripristino del suono naturale o semi naturale che sia. I fondi sono complessivamente 200mila euro.

A poter richiedere il finanziamento sono i Comuni, gli Enti Pubblici e chi ne ha diritto, ma anche soggetti privati che ne presentano domanda con un progetto ben strutturato. Le domande andranno presentate ai Comuni e questi provvederanno poi all’invio a chi di competenza in Regione. Il finanziamento sarà concesso fino ad un massimo del 50% delle spese sostenute per gli interventi. Sino ad un massimo di 50.000 euro per interventi di almeno 100.000 euro e 20.000 euro per interventi al di sotto di questa soglia.

L’obiettivo di questi finanziamenti

La Regione, secondo quanto sostenuto anche dall’assessore a Territorio, Cultura, Sicurezza di riferimento, Cristiano Corazzari, è quello di proseguire con quella politica di contenimento del consumo del suolo promossa negli ultimi anni. Gli spazi da sfruttare non mancano, basta adoperarsi per il recupero di quelli ormai dismessi o in degrado, piuttosto che andare ad intervenire su nuove aree. Si tratta di un’ottica molto moderna, futurista e di certo un punto di vista che dimostra che in Regione c’è stato un cambiamento proprio a livello culturale che si spera passi anche a molti cittadini.

Con lo sguardo rivolto al futuro, anche alla luce degli elevati valori di inquinamento e dei tanti ettari di territorio che vengono “consumati” nel corso degli anni inutilmente, la Regione ha deciso di operare in piena consapevolezza di quello che è il valore delle risorse naturali ed ambientali. Si tratta altresì di risorse limitate, che non sono rinnovabili, che sono di tutti, comprese le generazioni di domani alle quali tutti ci si auspica di lasciare ancora un Veneto verde, legato alla terra e al territorio com’è sempre stato nel corso del tempo.

Riqualificare, recuperare: come si interviene

Per quanto riguarda la riqualificazione delle zone naturali o semi-naturali è necessario, a fronte di studi da parte di esperti per muoversi in sicurezza, operare innanzitutto ripulendo il territorio da rifiuti. Molti di questi si ancorano per esempio agli argini dei fiumi. A trattenerli è anche spesso una vegetazione ormai selvatica lasciata andare e non curata. Qui si interviene quindi con mezzi speciali che consentono la movimentazione di grossi carichi, con braccia, come le benne e con apparecchi per il taglio lì dove la vegetazione lo richiede.

Per la rigenerazione urbana si interviene con la demolizione di opere incongrue o edifici che si trovano in zone con elevata pericolosità geologica o idraulica. Per questo tipo di interventi sono richiesti mezzi altrettanto performanti e professionali. Mezzi di questo tipo sono utili sia per i Comuni che da sempre devono operare interventi simili, sia per Enti ed aziende. È chiaro che quando si acquistano mezzi di questo tipo è importante che siano di qualità e sicuri, specie quando operano per conto del Pubblico. Di solito questi mezzi si acquistano direttamente da particolare azienda come ad esempio Tecnobenne, produttore anche di benne bivalve, polipi, pinze, molto utili in questi casi.

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