Ricerca: Unipd, in apnea per prima volta rilevati valori di ossigeno a 40 metri di profondità (3)

(Adnkronos) – L’iperossia di profondità era, infatti, già stata confermata in precedenti simulazioni e dal gruppo di ricerca patavino in collaborazione con la Duke University (North Carolina, US) e il TeamHealth Research Institute del Tampa General Hospital (Florida, US). Questa volta, concentrandosi sui livelli di gas al termine dell’apnea, sono stati riscontrati valori estremi e mai visti prima che contribuiranno ad ampliare le conoscenze di fisiologia umana.
In particolare, questi risultati saranno utili per meglio comprendere e prevenire il fenomeno della sincope ipossica da risalita durante l’apnea, evento che colpisce sia atleti d’élite, sia apneisti amatoriali in tutto il mondo. Inoltre, queste scoperte avranno importanti risvolti clinici dalla pediatria alla terapia intensiva, passando per la medicina d’emergenza e le discipline mediche internistiche, ambiti dove l’interruzione dell’attività respiratoria e la conseguente ipossia sono responsabili di patologie invalidanti o addirittura pericolose per la vita.

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