Maltempo: Zaia, ‘Veneto alluvionato, va riconosciuto stato di crisi’

Venezia, 18 nov. (Adnkronos) – “Sul Veneto alluvionato interverremo con la stessa tempestività con cui abbiamo fronteggiato l’emergenza Vaia”. Lo ha assicurato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia al termine di una ricognizione sui territori colpiti a bordo dell’elicottero dei Vigili del fuoco, insieme al comandante Loris Munaro e all’assessore regionale alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin.
“Sono d’accordo con il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli – ha proseguito Zaia – perché, subito dopo la resocontazione dei danni possa essere riconosciuto lo stato di crisi”. La ricognizione ha riguardato la frana di Schiucaz, in Alpago, nel bellunese, che è uno dei punti più delicati, il lago di Alleghe che domenica sera ha rischiato di tracimare, il fiume Piave, la cui piena ha attraversato questa mattina il basso Trevigiano comportando l’evacuazione di numerose case. “Una delle situazioni più critiche è la spiaggia di Bibione, dove sono saltate 1500 postazioni – ha riferito Zaia – Il mare si è mangiato 100 mila metri cubi di sabbia”.
Il Lemene è esondato a Portogruaro (Ve) invadendo numerosi edifici. E, per quanto riguarda il Veneto Orientale, Zaia ha posto il problema delle opere di difesa del fiume Tagliamento che trovano opposizione in tanti Comuni friulani a monte. Sopralluogo anche alle spiagge di Caorle, Eraclea, Iesolo “qui è stata devastata la parte Est”, Sottomarina e Rosolina. Ultima puntata a Scordovari, nel Basso Polesine: “Un disastro anche qui, perché – ha spiegato Zaia – su 70 cavane, ben 50 sono state distrutte, spazzate via dal vento e della pioggia torrentizia”. “L’emergenza non è finita”, ha detto Zaia ed ha aggiunto Bottacin, “perché nuove perturbazioni sono previste in serata e nella giornata di domani”.

(Adnkronos)