Legittima difesa: il tabaccaio Birolo, ‘vicino all’amico Onichini, so cosa prova’

Venezia, 13 giu. (AdnKronos) – “Sono vicino all’amico Walter Onichini, ho seguito da vicino la sua vicenda, e so cosa sta provando. Purtroppo, è successa la stessa cosa anche a me nel processo di primo grado, il Pm aveva chiesto l’assoluzione, ed invece il giudice ha deciso per la mia condanna: poi, in secondo grado e in Cassazione sono stato assolto”. Così all’Adnkronos Franco Birolo, tabaccaio di Civè, commenta la sentenza della Corte d’Appello di Venezia che ha confermato la condanna a quattro anni e 11 mesi nei confronti di Walter Onichini, il macellaio di Legnaro (Padova) accusato di tentato omicidio per aver sparato e ferito un ladro che il 22 luglio 2013 si era introdotto nella sua villetta assieme ad alcuni complici.
Birolo si ritrovò i ladri in negozio, di notte. Scese con la sua pistola e sparò al ladro temendo una sua aggressione. In secondo grado venne assolto, sentenza confermata dalla Cassazione, che negò anche alla famiglia del ladro ucciso il risarcimento. “Per fortuna, nel caso di Walter il ladro non è morto, altrimenti cosa succedeva, gli davano l’egastolo…- sottolinea Birolo – ma i giudici dovrebbero mettersi nei panni chi subisce un’aggressione, di notte, temendo per la propria vita e per quella dei familiari, e dovrebbero punire i delinquenti e non le persone per bene, oneste, che a volte scelgono di reagire e di difendersi”, auspica Birolo.

(Adnkronos)