Questura di Padova: Rapine in gioiellerie.

Arrestati dalla Polizia di Padova tre pericolosi giostrai, rinvenute armi e l’ingente bottino di una rapina.

All’esito di un’articolata attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile di Padova, la Polizia di Stato è riuscita ad arrestare i responsabili di una cruenta rapina avvenuta ieri a Ferruccio Quarrata, in provincia di Pistoia,  ai danni della gioielleria OroKappa.

Poco prima della chiusura dell’attività commerciale, un gruppo di cinque rapinatori armati di pistola e travisati da passamontagna ha fatto irruzione all’interno della gioielleria e alla presenza di quattro clienti ha minacciato con armi in pugno il titolare dell’attività commerciale e un rappresentante orafo, facendosi consegnare i gioielli custoditi nella cassaforte e il campionario di prezionsi, per un valore di circa 250.000 euro, fuggendo subito dopo a bordo di un’Audi S4 provento di furto.

I poliziotti della Squadra Mobile di Padova, coadiuvati dai colleghi della Squadra Mobile di Venezia, hanno intercettato tre dei cinque rapinatori, riuscendo a bloccarli subito dopo aver lasciato il veicolo su cui erano fuggiti in un garage a Mirano (VE).

Dalla perquisizione effettuata sul mezzo  utilizzato per commettere la rapina, sono stati trovati e sequestrati: un “jammer”, arnesi da scasso e targhe false, mentre nelle rispettive abitazioni sono stati trovati gran parte del bottino della rapina, di cui ne è stata ricostruita la provenienza grazie anche alla collaborazione della Squadra Mobile di Pistoia, due revolver utilizzati nel corso dell’irruzione in gioielleria, passamontagna e strumentazione atta ad impedire le intercettazioni.

I tre criminali, italiani e pregiudicati, risultano volti noti tra le fila dei più pericolosi gruppi di rapinatori presenti in Veneto, appartenenti alle “famiglie di giostrai”, notoriamente armate e già dimostratesi in passato particolarmente cruente.

Gli arrestati sono rinchiusi nelle carceri di Padova, Venezia e Rovigo.

Proseguono le indagini volte ad individuare gli altri due complici.

(Questura di Padova)