Spalletti: “Contratto? Sono abituato a dover portare a casa un risultato”

Roma, 21 dic. (AdnKronos) – “Il contratto? Io ho detto delle cose venti giorni fa, ad un vostro collega che lo ha riportato abbastanza bene, ma sono le stesse cose che ho detto trecento volte. Voi gli avete dato un peso diverso. Ma e’ la stessa cosa che ho detto precedentemente. Nel calcio si usa cosi’, la ricerca deve essere vincere. Pero’ poi si fanno gli inventari e si guarda se la squadra segue, e’ attenta, se e’ nelle condizioni di dare il giusto risultato per quello che e’ la forza di come e’ composta oppure no. Ora si arriva a dicembre e si fa l’analisi di questi sei mesi e dell’annata”. Sono le parole del tecnico della Roma, Luciano Spalletti, alla vigilia della sfida casalinga con il Chievo, sul suo rinnovo di contratto dopo le anticipazioni di una intervista a France Football in cui ha detto: “Se non vinco me ne vado”.

“Si va a vedere nell’annata che in confronto alle migliori squadre europee, se si valutano le 36 partite con me, si hanno 81 punti. Bayern Monaco, Tottenham, Napoli, Manchester City, Psg, Atletico Madrid…, siamo nella media, se non sopra. E’ segno che la squadra sta lavorando bene. Ci sono presupposti per andare avanti. Poi a fine anno si rifa’ un’altra volta l’analisi. Bisogna vincere assolutamente la partita contro il Chievo. E’ una partita fondamentale per noi. A questi ragazzi vanno fatti i complimenti, sono orgoglioso del comportamento dei ragazzi, lavorano in maniera corretta”, ha proseguito il tecnico toscano.

“Poi quando si arriva a fine anno bisogna per forza riprendere in mano e fare l’inventario della situazione. Si guarda cosa si e’ portato a casa e i presupposti di crescita. Se dicessi di fare 5 anni di contratto senza aver vinto nulla mi sembrerebbe piu’ scorretto, io da parte mia sono abituato a dover portare a casa un risultato. Anche voi guardate il risultato di quello che avete scritto a fine anno no? Oppure scrivete tanto per scrivere? Voglio augurarmi non sia cosi'”.

“A fine anno si guardano gli elementi che ci sono per continuare. Io avevo firmato un contratto anche dieci anni fa, quando sono andato via c’era un rinnovo pronto di due anni, ma sono arrivato sesto e me ne sono andato. I giocatori sono cambiati in tanti anni, voi dopo dieci anni siete ancora qui a massacrare i giocatori. Vanno via e vincono altrove -ha aggiunto Spalletti-. Si arrivera’ in fondo a questa data e si decidera’ con la societa’. Se io non vinco e’ giusto far posto a un altro, qual e’ il problema? Ma voi, per scrivere, avete obiettivi in fondo all’anno o no? Magari sono meno riconosciuti, perche’ voi siete sempre gli stessi”, ha proseguito poi il tecnico giallorosso e poi con il sorriso ha detto: “comunque se non vinco rinnovo per altri cinque anni….”.

Poi tornando sul tema, ha sottolineato: “A fine stagione valutera’ i risultati o il lavoro? Si valuta Tutto. I risultati, la posizione in classifica, la crescita, il peggioramento dei calciatori a disposizione, si valuta la squadra come si relaziona con l’allenatore, se c’e’ un obbiettivo comune. Quando c’e’ un punto da rincorrere che tutti vogliono, e che la traccia l’ha delineata. Si apre il piu’ possibile, si parla il piu’ possibile. Poi tutti ci si rende conto di quello che e’ il lavoro, tutte le strade scelte”, ha concluso sul tema Spalletti.

(Adnkronos)