Basilica del Santo

E’ il centro artistico e religioso più importante di Padova e uno dei monumenti sacri più celebri del mondo. La basiica fu eretta fra il 1232 e la metà del 300 per custodire la tomba di Sant’Antonio da Padova. La facciata è romanico-lombarda, con pareti a mattoni a vista. Spiccano 8 cupole orientaleggianti e due campanili. L’interno, a tre navate, è a croce latina con transetto largo. La navata centrale è suddivisa in quattro campate per mezzo di pilastri, le navate laterali sono coperte da volte a crociera. Abside e pareti sono decorate con affreschi del fiorentino Giusto de Menabuoi.

Nella Cappella del Santo, opera di vari artisti tra cui Tullio Lombardo, Andrea Briosco e Gianmaria Falconetto, è custodita la tomba di Sant’Antonio (qui collocata il 14 giugno 1310).

Di fronte alla basilica è posta la statua equestre del Gattamelata (il condottiero Erasmo da Narni), uno dei capolavori di Donatello (1453), che realizzò pure l’altare maggiore del Santo. La statua, versione moderna di quella di Marco Aurelio a Roma è considerata una delle massime espressioni della scultura rinascimentale.

Sulla piazza del Santo si affacciano poi l’oratorio di San Giorgio (costruito nel 1377 come cappella funeraria, è decorato con un ciclo di affreschi di Altichiero da Verona che rappresenta le storie di S. Giorgio, S. Caterina e S. Lucia) e la scuola del Santo, edificio fatto costruire dalla confraternita di S. Antonio nel 1427 (ospita un’opera giovanile di Tiziano Vecellio: il miracolo del neonato che proclama l’Innocenza della Madre).

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