Effetti collaterali da farmaci contro calvizie, acne e depressione. Bigon (Pd): “Promuovere ricerca e informazione su danni e comportamenti da adottare. Presentata mozione”

31 ottobre 2024

(Arv) Venezia 31 ott. 2024 – “Ho presentato una mozione che mette sotto la lente d’ingrandimento gli effetti collaterali di una serie di farmaci utilizzati per la cura di calvizie, acne e depressione”. Così la consigliera regionale del Partito Democratico, Anna Maria Bigon.

“La mozione – spiega Bigon – illustra in primo luogo gli effetti di farmaci contenenti inibitori della 5-alfa reduttasi (finasteride, dutasteride, serenoa repens) ed utilizzati per il trattamento della calvizie. L’Agenzia Italiana del Farmaco, AIFA, ha rilevato che ‘Sono stati segnalati casi in cui i pazienti hanno riportato: disturbi sessuali tra cui disfunzione erettile, disfunzione eiaculatoria, dolore ai testicoli e diminuzione della libido; disturbi psichiatrici, come ansia, depressione o persino pensieri suicidi’. Riguardo invece le terapie contro l’acne, l’isotretinoina è indicata nelle forme gravi. Ma anche in questo caso si segnalano effetti rilevanti: secchezza persistente delle mucose, tra cui sindrome dell’occhio secco persistente, danni al fegato, problemi alla vista persistenti e diversi altri disturbi, anche di natura sessuale”.

“Di recente – continua Bigon –  l’Agenzia europea per i medicinali, EMA ha richiesto la revisione dei foglietti illustrativi dei farmaci contenenti isotretinoina. Infine, per quanto riguarda i farmaci utilizzati per il trattamento della depressione, vi sono gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ,SSRI, gli inibitori della ricaptazione della serotonina norepinefrina, SNRI, gli antidepressivi triciclici. Anche questi trattamenti sono associati a effetti collaterali più o meno gravi, tra cui le disfunzioni sessuali ed emozionali”. “Dunque – sottolinea Bigon – si assiste ad impatti pesanti per la salute dei pazienti a fronte dei quali anche la Regione ha il dovere di mettere in campo adeguate azioni. Questo tenendo presente che alcuni degli effetti collaterali hanno carattere persistente, esplicando i loro effetti anche a seguito dell’interruzione dei trattamenti, e sono privi di cura. Serve quindi la massima cautela nella prescrizione di questi farmaci e sarebbe opportuno favorire, anche mediante il coinvolgimento delle associazioni dei pazienti vittime di effetti avversi persistenti, l’avvio di una campagna di sensibilizzazione sui rischi connessi all’utilizzo di tali farmaci. La mozione – evidenzia Bigon – impegna in questo senso la Giunta regionale a promuovere una campagna di sensibilizzazione rivolta principalmente ai soggetti prescrittori; a sostenere le università e gli istituti di ricerca del Veneto per un più approfondito studio degli effetti avversi persistenti derivanti dall’utilizzo di questi componenti farmacologici, anche al fine di

individuare un potenziale trattamento per gli effetti avversi persistenti; ad attivarsi presso le autorità competenti per il riconoscimento a livello nazionale delle patologie individuate, anche al fine di prevedere forme di supporto per le cure e i trattamenti dei pazienti interessati”.

(Regione Veneto)