19 luglio 2024
(Arv) Venezia 19 lug. 2024 – “La forte domanda di cura e assistenza espressa dal territorio del Lago di Garda, dove i presidi sanitari sono gravemente insufficienti a fronte dell’attrattività turistica che ogni stagione concentra milioni di persone, deve passare dalla riprogrammazione e dal potenziamento dei servizi territoriali, nonché dal ruolo e dalle funzioni dell’ospedale di Malcesine che le schede ospedaliere del 2019 hanno ridotto a ‘struttura riabilitativa mono specialistica’”. Lo dice la consigliera regionale del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione sanità e sociale Anna Maria Bigon citando “A parziale riconferma, l’impegno strappato all’assessora regionale Manuela Lanzarin nel corso di una specifica interrogazione. Scrive infatti Lanzarin: “Considerata la rilevanza della struttura per la popolazione dell’Alto Garda e per i milioni di turisti che ogni anno visitano il Lago di Garda, territorio a forte vocazione turistica e sportiva, è in fase di avvio un percorso di confronto con i soggetti istituzionali interessati rivolto al potenziamento dell’ospedale di Malcesine (VR) quale polo riabilitativo del territorio e centro di riferimento per la cura degli esiti postpoliomielitici. A tale scopo è stato istituito un tavolo tecnico di lavoro con Decreto del Direttore della Direzione Programmazione Sanitaria n. 11 del 6 giugno 2024, per la definizione di un apposito piano progettuale”. Tutto ciò non è sufficiente perché l’assistenza sanitaria è parte dei servizi essenziali che le istituzioni hanno il dovere di assicurare ai territori e non è possibile aspettare ancora”.
“L’indecisione e la mancanza di coraggio della giunta regionale – conclude Bigon – causano un grave danno all’attrattività della sponda veronese del Garda che al momento non è in grado di assicurare nemmeno una guardia medica dedicata ai turisti”.