MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI IMPIEGATI COME PUSHER DA CONNAZIONALI IRREGOLARI. ALTRI DUE GIOVANI ITALIANI SOPRESI A DETENERE DROGA CON FINALITÀ DI SPACCIO. ARRESTI, DENUNCE E SEQUESTRI DI DROGA

Gli investigatori della Squadra Mobile di Padova si sono concentrati negli ultimi giorni ad individuare gli adulti responsabili di impiegare minori stranieri non accompagnati nell’attività di spaccio. 3 arresti e 3 denunce in tutto, con sequestri di hashish e cocaina A finire in arresto anche un giovane italiano, mentre ad un 32enne messosi alla guida dell’auto subito dopo aver assunto cocaina è stata ritirata la patente.

Fra gli adulti arrestati, per essersi avvalso di un suo connazionale appena 16enne, un 36enne tunisino irregolare e pregiudicato per stupefacenti. La zona finita sotto la lente dei poliziotti è il tratto di argine posto tra Via Pontevigodarzere ed il territorio del comune di Cadoneghe (PD). È lì che gli agenti hanno individuato il minore intento a consegnare droga a degli acquirenti. Prima di intervenire hanno preferito seguire gli spostamenti del ragazzino, certi che prima o poi lo stesso avrebbe raggiunto un adulto per rifornirsi delle dosi da cedere e soprattutto per riconsegnare il denaro. Così è stato. Lo hanno visto ad un certo punto incontrarsi col 36enne, seduto non molto distante sopra un terrapieno, ed effettuare con lui un veloce scambio; subito dopo veniva osservato percorrere un breve tratto di strada e raggiungere l’ennesimo cliente, un 50enne padovano, a cui consegnava un involucro in cambio di alcune banconote. A quel punto i poliziotti sono intervenuti, bloccando sia il minore che l’acquirente. Nel mentre il 36enne, che aveva rifornito di droga il minore, ha provato a darsi alla fuga, ma è stato anche lui raggiunto dopo una breve corsa di appena un centinaio di metri.

Il minore aveva ceduto una dose di cocaina in cambio di 40 Euro. Il 36enne è stato invece trovato in possesso di altre 16 dosi di cocaina identiche per dimensione e confezionamento a quella ceduta dal minore, nonché della somma di 475 euro. Arrestato è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura ed all’esito dell’udienza condannato a 10 mesi di reclusione. Ottenuto il nulla osta da parte della Procura il Prefetto ed il Questore ne hanno disposto ed eseguito l’espulsione mediante l’accompagnamento ed il trattenimento al Centro per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo. Il minore è stato invece denunciato in stato di libertà e su indicazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia affidato ai servizi sociali di Padova per il collocamento in comunità.

Un altro tunisino di 17 anni, questa volta incensurato, è stato notato dai polizotti all’interno del parco Milcovick, in Via J. Da Montagnana, nel mentre cedeva una dose ad un 32enne della provincia giunto sul posto alla guida della sua autovettura. Ricevute le banconote, il minore ha provveduto a consegnarle subito ad un suo connazionale rimasto in attesa a poche decine di metri. I poliziotti sono riusciti a bloccare il minore e l’acquirente, che stava già allontanandosi velocemente dal posto ed aveva già aperto e consumato in parte la dose di cocaina; il terzo soggetto è riuscito nel frattempo a fuggire ed a far perdere le proprie tracce. Il minore è stato denunciato ed anche lui affidato ai servizi sociali. Per il 32enne assuntore è scattata la procedura di ritiro immediato della patente. Il fatto di essersi rimesso alla guida dell’auto dopo aver assunto cocaina poteva rappresentare un serio rischio per l’incolumità di chiunque.

Come settimanalmente accade, l’attività dei poliziotti della Squadra Mobile è proseguita per tutto il weekend, anche sulla base di segnalazioni di cittadini. Un altro tunisino irregolare 43enne pregiudicato è stato così arrestato in via Lombroso. Lì gli abitanti di un condominio avevano da giorni segnalato agli investigatori un movimento sospetto di alcuni stranieri, visti più volte avvicinarsi alla recinzione condominiale e nascondervi qualcosa.  Dopo un’attesa di qualche ora, i poliziotti hanno effettivamente visto arrivare il 43enne. L’uomo è stato visto avvicinarsi alla recinzione, infilarvi dentro una mano per cercare di recuperare qualcosa, guardandosi insistentemente attorno. Una volta bloccato è stato sorpreso con un sacchetto contenente più di 26 grammi di cocaina. Nell’incavo ricavato nel muro di recinzione gli agenti hanno rinvenuto un secondo involucro con altri 26 grammi di hashish ed un bilancino elettronico. L’uomo è stato arrestato e condotto dinanzi al giudice, che su richiesta della Procura ha ritenuto di applicargli l’obbligo di firma tre volte a settimana.

Ad aver trovato conferma è pure il coinvolgimento nell’attività di spaccio di giovani italiani. Un 19enne ed un 20enne, entrambi di Padova ed incensurati, sono stati sorpresi in possesso di droga all’interno del parco Santa Rita, in Via Vergerio. I poliziotti li hanno osservati raggiungere un angolo appartato e soffermarsi a parlare per alcuni minuti curanti di non essere notati.

Sottoposti in un primo momento ad un semplice controllo, il 19enne si è mostrato da subito particolarmente insofferente agli agenti. Il controllo e la perquisizione sono stati a quel punto estesi anche alla moto in sella alla quale era stato visto arrivare sul posto. All’interno del vano portaoggetti gli è stato trovato e sequestrato mezzo panetto di hashish, per oltre 55 grammi. In casa, occultato nella camera da letto, gli è stato sequestrato dell’altro hashish.  Analoghe verifiche sono scattate anche per il secondo giovane, trovato già sul posto con circa 3 grammi di hashish e con bilancino di precisione custodito all’interno dello zaino. Perquisita anche la sua abitazione, gli sono stati sequestrati altri 8 grammi di sostanza stupefacente. Dati i differenti quantitativi detenuti, gli agenti hanno arrestato il 19enne, mentre hanno deferito in stato di libertà il 20enne.

(Questura di Padova)