Brescacin (Lega – LV): “8 marzo: celebriamo l’impegno all’educazione del rispetto e alla parità reddituale”

08 marzo 2024

(Arv) Venezia 8 mar. 2024 – “Oggi è l’8 marzo, Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne. Il modo migliore per celebrarla è l’impegno all’educazione del rispetto e alla riduzione del gap reddituale tra uomini e donne”. Sono le parole della consigliera regionale Sonia Brescacin dell’Integruppo Lega – Liga Veneta, nonché Presidente della Commissione Sanità.

“Le battaglie di ieri sono cambiate da quelle di oggi. Pensiamo ai movimenti femministi, pensiamo semplicemente al diritto di voto, all’aborto, al linguaggio inclusivo, ai diritti delle donne. Ma ancora oggi, – sottolinea Brescacin  –  la battaglia è su molti fronti, in primis sulla cultura del rispetto per le donne, che non è scontata come purtroppo ci ricordano i numerosi, tremendi casi di femminicidi, e deve essere alla base dell’educazione per le nuove generazioni. La seconda, è sul ruolo della donna nell’ambiente lavorativo e si è tornati a discutere, proprio in questi giorni, del gender gap salariale. E’ infatti provato come le donne lavorino più ore degli uomini, ma vengono pagate meno. Si candidano meno e vengono selezionate meno per i ruoli apicali rispetto ai loro colleghi uomini. Così come sono più frequenti le loro dimissioni, perché costrette a scegliere tra lavoro e famiglia laddove il part time non sia possibile. Su tutto, senza considerare il lavoro domestico, che ricade ancora prevalentemente sulla donna a parità di impegno lavorativo rispetto all’uomo, e le assorbe molte ore e le stanca fisicamente, senza retribuzione. In Italia, questo è fortemente influenzato dal settore in cui si lavora: nel pubblico è pari al 4,1%, tra i più bassi in Europa, mentre nel privato è tra i più alti 16,5%. Nel 2022, la RAL – Retribuzione Annua Lorda – media dei lavoratori uomini in Italia è di 31.286 €, contro un 28.565 € delle donne. Fortunatamente, e grazie all’impegno di tutti, molto sta cambiando nella mentalità imprenditoriale e nelle organizzazioni. Negli ultimi anni un segnale importante è arrivato con la certificazione di parità di genere con il Dpr 125 del 2022,  per ridurre le discriminazioni. Sono già centinaia le aziende venete accreditate e 856 le sedi produttive nelle quali la parità è garantita grazie a protocolli, controlli, servizi e strumenti. La situazione è certamente in miglioramento, ma nessun Paese ha ancora raggiunto la piena parità di genere. L’unico a chiudere, oltre il 90% del divario di genere, è l’Islanda, seguita dalla Norvegia (Fonti: Osservatorio JobPricing; Eurostat 2022; Global Gender Gap Index 2023)”.

“Resta dunque fondamentale il nostro impegno e lavoro, come Regione del Veneto, per migliorare, giorno dopo giorno, la situazione. Tra tutto, ricordo la recente legge n. 3 del 2022: ‘Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra donne e uomini’ e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità, riconoscendo la parità di genere quale presupposto fondamentale per un sistema equo e inclusivo di convivenza civile, finalizzato al progresso sociale e allo sviluppo socio-economico del suo territorio. Ma già dal 2000 la Regione del Veneto ha sviluppato molte iniziative dedicate alle donne. Alcuni esempi, come G.I.R.LS., la legge per promuovere e sostenere l’imprenditoria femminile; il recente Female skills, progetto che si pone l’obiettivo di diffondere modelli di intervento, linguaggi, metodi e strumenti di lavoro in grado di incentivare l’equilibrio di genere – prosegue Brescacin – con azioni che vedono coinvolte le principali realtà sociali, economiche, sanitarie e politiche della Marca trevigiana sul tema della parità di genere; Stem in rosa, calendario di laboratori, seminari, mostre ed eventi promossi dalla Regione nelle province per potenziare le competenze scientifiche, digitali, le conoscenze tecniche e scientifiche, rendendo le donne protagoniste dell’innovazione e delle imprese 4.0; E ancora, MINERVA: STEAM AL FEMMINILE, il progetto nella provincia di Treviso della durata di 18 mesi che prevede una serie di interventi mirati a stimolare l’interesse e favorire l’accesso di ragazze e donne alle discipline e le professioni STEAM – Science Technology Engineering Art Mathematics-.

L’8 marzo – conclude Brescacin – non è semplicemente la ‘Festa della donna’, bensì la ‘Giornata Internazionale dei Diritti della Donna’, che ci ricorda anche quanto sia importante continuare a lavorare affinché questi diritti siano concretamente garantiti”.

(Regione Veneto)